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Cina e Usa trainano l’export di formaggio Ue: +9% ad agosto. Burro a +16%

Crescono, ad agosto, le esportazioni di prodotti lattiero caseari europei nel confronto con lo stesso mese 2020, che però era stato debole, sostenute dalle maggiori spedizioni verso Nigeria, Algeria e Stati Uniti. Il quadro, secondo Trade Data Monitor, è ancora modesto per i primi otto mesi dell’anno, con una domanda calante dei Paesi Mena e spedizioni in crescita verso Cina, Indonesia e Stati Uniti.

L’export di formaggio ha continuato a crescere ogni mese a partire da gennaio, trainato dalla domanda statunitense e cinese, e in agosto ha segnato un incremento del 9% rispetto allo stesso mese 2020. I volumi inviati in Giappone sono migliorati, dopo quattro mesi di calo (+7% ago.’21/ago.’20), ma restano ancora negativi sui primi otto mesi del 2021: -5% genn-ago’21/genn-ago’20. Dopo dodici mesi di calo, le esportazioni di burro hanno ripreso a crescere, con un aumento del 16% nel confronto con agosto 2020, grazie all’aumento delle spedizioni verso Stati Uniti e Ucraina. Anche la domanda dei Paesi Mena è aumentata (+25% ago.’21/ago.’20), mentre cala quella del sud-est asiatico e della Cina. Nei primi otto mesi dell’anno, tuttavia, l’export resta molto al di sotto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente a causa del calo delle spedizioni verso i Paesi Mena. In aumento l’export di Smp, che cresce del 3% ago.’21/ago.’20, grazie all’aumento delle spedizioni verso Algeria e, in misura minore, Nigeria, Thailandia e Cina. Nonostante le restrizioni commerciali in Nigeria, le esportazioni di Smp e Wmp nel Paese africano sono cresciute rispettivamente del +3% e del +9% genn-ago’21/genn-ago’20. La domanda cinese di siero Ue ha continuato a diminuire anche in agosto, a causa del calo della domanda neozelandese e sudafricana.

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