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Energia e logistica: le preoccupazioni del caseario tedesco

Le tensioni sui prezzi, l’aumento dei costi dell’energia e gli enormi colli di bottiglia nella logistica mondiale sono le principali preoccupazioni del mondo caseario italiano che affliggono anche l’industria di settore tedesca. E appaiono oggi persino peggiori rispetto alla crisi economica del 2008, spiega Karin Monke dell’Associazione tedesca dell’industria lattiero casearia (Miv), secondo cui non ci si aspetta che la situazione possa migliorare a breve. In Germania, l’industria lattiero casearia è stata particolarmente colpita dall’aumento dei costi energetici, poiché nel Pese alcuni dei prezzi dell’elettricità sono i più alti d’Europa. Ed è un problema non solo perché il latte deve essere raffreddato, riscaldato e nuovamente raffreddato, ma anche perché l’energia è necessaria per il confezionamento.

L’altra sfida principale, spiega Karin Monke, è la mancanza di fornitori e trasporti. Come altri paesi a livello globale, l’industria lattiero casearia tedesca ha una carenza di fornitori e autisti di camion disponibili; inoltre, c’è anche un problema di trasporto via mare. Le difficoltà nella catena logistica si evidenziano soprattutto nella difficoltà di ottenere container marittimi e nel relativo aumento dei costi di trasporto. Tutti problemi che hanno inasprito la situazione per i caseifici tedeschi e ancora di più con l’aumento della domanda da Stati Uniti e Cina. In entrambi i Paesi lo sdoganamento delle merci nei porti è attualmente troppo lento, tanto che si sta formando una coda nelle spedizioni che, a sua volta, impedisce ai container con prodotti caseari di raggiungere i clienti.