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Ue, accordo di libero scambio con l’Indonesia: a che punto siamo?

Nell’ambito dei dossier internazionali aperti, si lavora anche all’accordo di libero scambio con l’Indonesia. Per i prodotti lattiero-caseari, l’obiettivo è di eliminare tutte le tariffe (che sono già piuttosto basse) e affrontare le barriere non tariffarie, come il complesso regime di permessi di importazione indonesiani. L’8 aprile, la coalizione di organizzazioni che rappresentano le industrie europee che sostengono i negoziati per l’accordo di libero scambio con l’Indonesia, di cui fa parte Eucolait, si è incontrata con la Commissione europea per discutere lo stato di avanzamento dei negoziati e per ribadire le priorità chiave.

Dopo diversi anni in cui i progressi sono stati molto lenti, anche a causa della pandemia, i negoziati hanno recentemente accelerato, infatti la presidente Von der Leyen e il presidente indonesiano Widodo hanno annunciato il loro obiettivo comune di concludere i colloqui entro ottobre. Al momento sta entrando in carica il neoeletto governo indonesiano, in coincidenza con gli ultimi mesi dell’attuale Commissione europea. Il 17° ciclo di negoziati svoltosi a febbraio a Bandung ha generato risultati positivi. La UE e l’Indonesia hanno concordato le rimanenti questioni aperte nel capitolo sulle barriere tecniche agli scambi, tra cui la vigilanza del mercato e l’allegato sulle dichiarazioni di conformità dei fornitori.
Buoni progressi sono stati compiuti anche in materia di proprietà intellettuale, sistemi alimentari sostenibili e disposizioni istituzionali e finali. Tuttavia, non ci sono stati passi avanti in merito alle restrizioni all’import/export e agli investimenti, e c’è ancora molto da lavorare sul commercio e sullo sviluppo sostenibile. Il prossimo round si terrà in maggio a Bruxelles. Visto l’obiettivo ambizioso di finalizzare l’accordo in sei mesi, la Commissione prevede di concludere più capitoli e di avere una visione più chiara sulle questioni in sospeso entro l’estate.