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Plant based: ogni caloria costa il 30% in più rispetto ai prodotti animali

Le alternative vegane e vegetariane costano mediamente più dei prodotti che vorrebbero sostituire. Ma quanto di più? Secondo uno studio durato 18 mesi, i plant based costano ai consumatori il 30% in più per caloria rispetto agli equivalenti da latte o carne.

Lo studio, commissionato da Kite Consulting, società di consulenza specializzata nel lattiero caseario, e AB Dairy, ha confrontato due panieri di alimenti e marchi vegani e vegetariani selezionati casualmente, ogni mese, con i loro “gemelli” convenzionali di tre supermercati – Tesco, Sainsburys e ASDA – tra giugno 2022 e novembre 2023. L’analisi ha mostrato che per tutti i prodotti, provenienti da tutti i supermercati, i consumatori hanno pagato in media 42 pence per kcaloria per le alternative vegane, rispetto ai 30 pence per kcaloria per gli alimenti e i marchi convenzionali.

“Sentiamo molto parlare di diete a base vegetale e di come dovremmo mangiarne di più”, ha affermato John Allen di Kite Consulting. “Ma nonostante l’attuale crisi del costo della vita, non sentiamo commenti sulla qualità nutrizionale di questi prodotti in relazione al loro costo. Il nostro studio, semplice ma a lungo termine, ha fatto luce su questo aspetto e mostra chiaramente che quando si tratta di acquistare calorie – che è effettivamente ciò che facciamo quando compriamo cibo – la carne e i latticini offrono ai consumatori un rapporto qualità-prezzo molto più vantaggioso rispetto alle alternative vegane”.

Sarebbe interessante disporre di una analisi relativa al costo per grammo di proteina. In molti casi, infatti, a cominciare dalle bevande sostitutive del latte, il contenuto proteico dei plant based è nettamente inferiore e questo comporta sicuramente un costo più alto (e una necessità di aumento dei consumi) per ottenere lo stesso apporto proteico garantito da latte, burro, formaggi, carne e salumi.

Plant based: come è stato condotto lo studio

Ma qual è stato il metodo seguito per condurre la ricerca? Molto semplicemente quello di raffrontare direttamente i sostituti vegetali con i loro corrispondenti originali realizzati con latte o carne. Il macinato sostitutivo della carne è stato confrontato con quello di manzo, le ‘salsicce’ vegane con quelle di maiale, le polpette vegane con hamburger di manzo, i finti bastoncini di pesce con quelli veri, il sostituto vegano del formaggio con il cheddar e le bevande di avena o di mandorle con il latte vaccino.

Nello studio sono state incluse le gamme standard, premium, di marca e da supermercato, confrontando prodotti vegani e convenzionali all’interno delle stesse categorie. Sono state registrate le kcalorie per 100 grammi e il prezzo al dettaglio di ciascun prodotto è stato utilizzato per calcolare il costo per kcaloria.

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