dazi eat more
enti & istituzioni

Usa-Ue: dazi sospesi per quattro anni. Festeggiano i formaggi italiani

C’è davvero di che festeggiare per l’agroalimentare italiano: i dazi tra Ue e Usa sono sospesi per ben cinque anni, dopo il primo stop di quattro mesi arrivato a marzo. L’accordo è stato sottoscritto dai due principali protagonisti: Joe Biden per gli Usa e la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen per la Ue. Una decisione che vale, per l’Italia, circa mezzo miliardo di euro in prodotti esportati, tra formaggi, salumi, liquori, agrumi e succhi di frutta, cioè le categorie che, da ottobre 2019 a febbraio 2021, hanno subito dazi aggiuntivi del 25% a causa della vicenda Airbus vs Boeing. Gli Stati Uniti, non va dimenticato, sono il primo mercato di sbocco extra Ue per il food&wine italiano.

Per i formaggi italiani lo stop ai dazi ha fatto registrare una crescita del +39%, a marzo

Tra tutti i prodotti, a pagare il prezzo maggiore di 18 mesi di dazi sono stati senza dubbio i formaggi italiani. Gli Stati Uniti, infatti, sono una destinazione fondamentale per l’export di formaggi: l’Italia è il primo fornitore straniero per gli Usa (circa 38mila tonnellate nel 2019, per un controvalore di quasi 350 milioni di euro) e gli Stati Uniti sono la prima destinazione extraUe per le imprese italiane, la terza in assoluto. Nel 2020, a causa dell’accoppiata dazi-pandemia, il settore subito un vero e proprio crollo delle vendite negli Usa: -18% i volumi e -21% il valore, per una perdita complessiva di circa 50 milioni di euro. “Sebbene i primi due mesi del 2021 abbiano ancora fatto registrare un -35% in volume”, ha spiegato il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti, “già da marzo, con la prima sospensione delle misure daziarie, le nostre esportazioni verso gli Usa hanno ricominciato a correre, con un +39% che ci fa essere molto ottimisti per il prossimo futuro”.