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Usa, import formaggi: la Ue copre il 70% della domanda, a luglio

Gli Usa confermano il trend più che positivo per i formaggi Ue, anche a fronte di un 2020 scarso a causa dei dazi introdotti dall’amministrazione Trump. Luglio è stato un mese forte per l’export di formaggio negli Usa con l’Unione europea che, superando i volumi del 2020 e del 2019, ha coperto ben il 70% della domanda statunitense, secondo le cifre del Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari. Anche le importazioni di burro sono aumentate, dopo due mesi di forte calo, trainate dai maggiori volumi provenienti da Nuova Zelanda e Regno Unito.

L’export di burro Usa cresce del +173% nei primi sette mesi 2021

Le esportazioni statunitensi di prodotti lattiero caseari hanno continuato a crescere in luglio, grazie all’aumento della domanda cinese e messicana, nonostante un calo per l’Smp causato dalle minori spedizioni verso il Sud Est asiatico. Anche nei primi sette mesi dell’anno l’andamento è stato simile, con un aumento della domanda da Cina, Messico e Paesi Mena e un calo di quella di Sud Est asiatico, Giappone e Nuova Zelanda.

L’export di burro mostra ancora una volta la migliore performance, con un poderoso +78% rispetto al luglio 2020, soprattutto grazie agli acquisti di Bahrain e Canada, e addirittura un +132% per l’intero periodo (gen-lug ’21/gen-lug ’20), grazie anche ai grandi volumi spediti in Egitto, Australia e Unione Europea.

L’export di formaggio, dopo due mesi di calo, è aumentato del 27% nel confronto con lo stesso mese del 2021. Particolarmente sostenuta la domanda da Messico e Giappone, mentre i volumi spediti in Corea del Sud hanno continuato a diminuire. Anche nei primi sette mesi dell’anno l’andamento è stato positivo, con un +5% complessivo per tutto il periodo, rispetto al 2020, nonostante il calo delle esportazioni verso Corea del Sud, Australia e Sud-Est asiatico Le esportazioni di Smp sono diminuite del 4% lug.’21/lug.’20, ma nei primi sette mesi dell’anno sono rimaste al di sopra dei livelli dello stesso periodo 2020 (+12% gen-lug’21/gen-lug’20) soprattutto grazie alle spedizioni verso Messico, Cina e Paesi Mena (soprattutto Algeria), che compensano il calo nel Sud Est asiatico (Indonesia, Filippine e Malesia).

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