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Giappone: tornano a crescere le importazioni. Bene il formaggio Ue

Dopo le performance contrastanti di aprile e dopo aver registrato perdite quasi ogni mese da novembre 2022, tornano a crescere gli acquisti dal Giappone secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari. A maggio 2024, infatti, le importazioni giapponesi sono aumentate del 20% in Milk Equivalent rispetto allo stesso mese 2023. Buone notizie per tutti i prodotti, tranne caseina, caseinati e WPC, che hanno mostrato una crescita a due cifre, con il formaggio in testa.

L’import di formaggio è aumentato per il secondo mese consecutivo, con maggiori quantitativi provenienti principalmente dalla Ue e dall’Australia, con un +17% rispetto a maggio 2023. Positivo anche il risultato nei primi cinque mesi dell’anno, anche se i volumi dello stesso periodo 2022 restano superiori del 7%. L’aumento del siero importato, +25% magg.’24/magg.’23, è dovuto principalmente alla merce statunitense e, in misura minore, a quella australiana.


Le importazioni di burro dal Giappone, dopo la ripresa del 2023, continuano a registrare buoni risultati, con una crescita del +14% magg.’24/magg.’23 e del +29% confrontando i primi cinque mesi dell’anno con quelli del 2023. La Nuova Zelanda è stata il principale beneficiario del rafforzamento della domanda giapponese di burro. L’import di SMP, dopo diversi anni di forte calo causato dai grandi volumi stoccati, è ripreso nel 2024. A maggio il dato è del +119% sullo stesso mese 2023 mentre l’incremento dei primi cinque mesi dell’anno è del +171%. L’aumento è avvenuto in cinque degli ultimi sei mesi, con volumi maggiori provenienti da Nuova Zelanda, Stati Uniti e Australia.