Ristoranti: il tavolo tecnico ha indotto il governo presieduto da Mario Draghi, finalmente, fa prevalere il buon senso. E mette k.o. il ministro della Sanità Roberto Speranza. Già perché il
Ristoranti e ristoratori sempre più nel mirino del governo italiano. Inutile girarci intorno. E non solo per la penosa questione dei cosiddetti “ristori” che, come nella
Parola d’ordine: riaprire. Dando continuità a quella ripresa iniziata con il passaggio in zona gialla della gran parte delle regioni italiane. Avanti con giudizio, come ovvio che
I conti di chiusura dell’anno rendono sempre più evidente il danno causato alle aziende del settore alimentare dalla chiusura del canale Horeca. Secondo le stime
Contrordine, lombardi. Niente purgatorio di una nuova settimana in zona arancione, ma passaggio diretto in zona gialla e senza neanche dover passare dal via. E allora, da
“Vi imploriamo, fate presto!”. È neanche di tre giorni fa il grido rivolto dal presidente di Fipe – Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, all’esecutivo. Con la crisi di
“Non c’è più tempo”. Non è un appello, ma un grido di allarme, se non di disperazione, quello che lancia l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. Il
Quella che si chiude oggi non è stata certo una settimana banale nel mercato trade, come spiegano gli esperti di Assocaseari nel loro consueto report,
Nonostante il Covid e il lungo lockdown, il Parmigiano Reggiano ha chiuso in positivo il primo semestre 2020, con un aumento generale delle vendite pari