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Premio stalla, arriva il via libera dell’Antitrust. Ma c’è una condizione

A sorpresa, e con un certo ritardo rispetto a quanto annunciato, arriva il parere positivo dall’Antitrust sul Protocollo d’intesa relativo al ‘premio stalla’, sottoscritto lo scorso 9 novembre. Il via libera dell’Autorità arriva sull’onda dei provvedimenti emergenziali ed è di tipo temporaneo. D’altronde non è un caso che la pronuncia, attesa per i primi giorni di dicembre, sia arrivata invece a ridosso della fine dell’anno. Non è stato facile per il presidente Roberto Rustichelli prendere una decisione che, nei fatti, è lontana dalle passate pronunce proprio in tema latte. E difatti, nel parere, l’autorità precisa che “ha in passato più volte espresso il proprio orientamento contrario alla definizione di accordi interprofessionali che fissino il prezzo di vendita, ribadendo tale posizione con specifico riferimento al settore lattiero caseario”.

L’Antitrust sul premio stalla: “Parere non sfavorevole nei limiti di durata stabiliti dal protocollo”

Nel suo parere, infatti, l’Autorità sottolinea che il Protocollo è finalizzato a sostenere “transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei prezzi. “L’autorità auspica che al termine della durata dell’accordo siano ripristinate modalità di contrattazione che, pur nel rispetto dell’esigenza di garantire redditi adeguato agli allevatori, garantiscano un corretto confronto concorrenziale”. Prosegue ancora la nota: “L’autorità ritiene pertanto di formulare un parere non sfavorevole all’implementazione del protocollo d’intesa sottoscritto da tutti i principali operatori della filiera lattiero caseari e nei limiti di durata da questo stabilite”. E’ atteso per oggi al Mipaaf un incontro della filiera dove si parlerà probabilmente anche delle modalità concrete di applicazione.


Le reazioni del mondo agricolo

È “un’ottima notizia per gli allevatori che, come tutti gli imprenditori agricoli italiani, sono sotto pressione a causa di un aumento senza precedenti dei costi di produzione”, ha commentato di presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Serve ora il forte senso di responsabilità di tutte le parti interessate per dare rapida attuazione all’intesa raggiunta, allo scopo di dare respiro agli allevatori”. Franco Verrascina, presidente di Copagri, è pronto a dare battaglia. “Nel prossimo incontro al Mipaaf chiederemo conto, in particolare, delle ragioni che nella stragrande maggioranza dei casi hanno portato a disattendere quanto convenuto dall’intera filiera e messo nero su bianco nel protocollo di intesa nazionale per il sostegno al comparto lattiero casearia, stipulato proprio al Dicastero neanche due mesi fa. Se la situazione non dovesse sbloccarsi nel breve periodo, la Copagri è pronta a dichiarare lo stato di agitazione del comparto”. Coldiretti, come sempre, vede qualche complotto da sventare. Commenta il suo presidente, Ettore Prandini: “Ora ci sono tutte le condizioni per rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla”.

Il protocollo d’intesa del premio stalla

Il Protocollo d’intesa che istituisce il ‘premio stalla’ riguarda gli acquisti di latte Uht, latte fresco, yogurt, formaggi freschi e semi stagionati ottenuti per intero da prodotto italiano. Un “premio di emergenza”, sino a tre centesimi di euro al litro di latte utilizzato per i prodotti, riconosciuto dalla grande distribuzione alle imprese di trasformazione che lo gireranno integralmente agli allevatori, con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla Iva esclusa. Un altro centesimo di euro potrà essere erogato dalle imprese di trasformazione, nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi al litro con il contributo della Gdo.