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Premio stalla, accordo per l’applicazione. Assolatte: “Dettagli operativi da definire”

La riunione del tavolo ministeriale sul premio stalla si è conclusa, ieri, con un accordo fra le parti sulla tabella per attribuire a ogni prodotto la quantità media di latte necessario per produrlo. Necessaria per poter stabilire il premio da conferire a ogni stalla per il venduto. I termini, sul piano economico, restano quelli stabiliti a novembre: se il prezzo del latte è 37 centesimi al litro la Gdo destinerà altri 3 centesimi agli allevatori, cui si aggiungerà un euro dalla parte industriale, fino a arrivare a 41 centesimi, tetto massimo stabilito per l’intervento. Quanto al meccanismo di attribuzione, la Gdo riconoscerà il premio ai fornitori che provvederanno a girarlo ai conferenti latte.

Poco è cambiato dalla firma dell’intesa se non che, ne frattempo, l’Antitrust ha dato via libera all’accordo per un periodo transitorio. Alcune dichiarazioni rese all’uscita dall’incontro parlano di intesa raggiunta sul prezzo. Ma, in realtà, l’accordo in tal senso era già stato sottoscritto; le difficoltà sulla strada del premio stalla, non ancora consegnato dopo due mesi, erano sopratutto di ordine amministrativo, operativo e normativo. A cominciare dal tema della definizione dei quantitativi di latte necessari per ogni prodotto, che pare sia stata risolta ieri. Ma non tutto sembra ancora spianato. Assolatte, infatti, ha commentato: “L’industria lattiero casearia ha onorato il proprio impegno. Adesso ci sono una serie di dettagli operativi che vanno definiti per la concreta applicazione dell’accordo”.

Il clima alla vigilia dell’incontro era ovviamente molto caldo, con tutte le organizzazioni agricole che chiedevano il rispetto degli impegni presi al Mipaaf. Cia, in particolare, aveva chiesto ad Assolatte e alla Gdo di “assumersi le proprie responsabilità” in ordine alle difficoltà delle stalle. “Mentre gli allevatori lavorano sottocosto, il lattiero caseario registra dinamiche eccezionali”, commentava Dino Scanavino prima dell’incontro. Sibillino il commento di Giorgio Apostoli, responsabile del servizio zootecnia di Coldiretti: “C’è l’accordo sul prezzo del latte. E per noi finisce qui”.