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Dop e Igp: in Gazzetta ufficiale il decreto per sostenere le attività promozionali

25 milioni di euro per la promozione di Dop e Igp. E’ questo il contenuto del decreto ministeriale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sugli interventi per la filiera agroalimentare, che delinea le modalità e i criteri di distribuzione del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”. L’obiettivo principale della dotazione di 25 milioni di euro è finanziare attività di promozione a livello nazionale e internazionale per Dop e Igp.

Il decreto, infatti, definisce i criteri e le modalità di utilizzazione delle risorse con l’obiettivo di sostenere la commercializzazione, incrementare la visibilità e le vendite dei prodotti agroalimentari a denominazione. Ma non solo: le attività finanziabili sono anche quelle legate alla comunicazione, con azioni di informazione per comunicare in modo efficace l’origine, le proprietà e le qualità dei prodotti Dop e Igp. Sostegno anche per lo sviluppo di prodotti e l’incremento della presenza e dell’influenza dei consorzi di tutela nel settore agroalimentare. Tra i soggetti beneficiari del provvedimento sono inclusi i consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi di tutela.

Dop e Igp: le attività finanziabili

Il decreto definisce le attività finanziabili secondo gli obiettivi definiti. Tra queste vi sono campagne informative, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, azioni di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità veicolate attraverso i principali mezzi di comunicazione tradizionale (ad esempio, stampa, tv, radio, affissioni e merchandising) e i canali digitali (ad esempio, azioni web e new media tramite social network), che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti agroalimentari, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o sostenibilità. E ancora: partecipazioni a fiere ed esposizioni di rilevanza nazionale e internazionale; attività di divulgazione, informazione e formazione rivolta ad operatori del settore della distribuzione e del canale HO.RE.CA.;
costi di sviluppo quale applicazione dei risultati della ricerca di base o di altre conoscenze, volti alla modifica dei disciplinari di produzione dei prodotti designati da DOP o IGP, che determinino, nel rispetto della tradizione, miglioramenti sotto il profilo della sostenibilità. Quanto alle richieste, i contributi variano in base ai beneficiari: il massimo, per i consorzi di tutela, è 300mila euro mentre per le associazioni temporanee fra consorzi sale a 500mila. In entrambi i casi, il contributo minimo che deve essere richiesto è di 60mila euro.