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Report Fao: nel 2023 prezzi deboli e commercio internazionale in calo, per il dairy

Secondo il Dairy Market Review pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), report che analizza gli sviluppi del mercato globale nel 2023, i prezzi internazionali dei prodotti lattiero-caseari si sono notevolmente indeboliti lo scorso anno, mentre la produzione globale di latte è cresciuta a un ritmo leggermente più elevato e il commercio internazionale si è contratto per il secondo anno consecutivo, anche se più lentamente rispetto al 2022. Un ritmo più lento dell’import da parte dei principali paesi importatori di prodotti lattiero caseari, in particolare la Cina per il latte intero in polvere (Wmp), a causa delle scorte elevate e della domanda inferiore al previsto da parte del settore della ristorazione nonostante la revoca delle restrizioni del Covid, è stato responsabile di gran parte del calo i primi nove mesi dell’anno. Anche il latte in polvere è stato più disponibile nel Paese rispetto agli anni precedenti. Altri importatori, come il Medio Oriente, hanno registrato una domanda in calo a causa del minore potere d’acquisto, mentre le consegne di latte nell’Ue sono aumentate, aggiungendo ulteriore pressione al ribasso, riferisce la FAO.

I prezzi sono aumentati da ottobre a causa delle scarse disponibilità di esportazioni dai paesi esportatori del Nord America, dell’Europa occidentale e dell’Oceania. C’è stata anche una forte domanda interna di prodotti lattiero-caseari in alcuni paesi dell’Europa occidentale.

Report Fao: la produzione mondiale di latte cresce dell’1,5%

Nel frattempo, la produzione globale di latte ha raggiunto le 965,7 tonnellate, in aumento dell’1,5% rispetto al 2022, principalmente grazie alla crescita dei volumi in Asia. L’Asia rappresenta ora il 46% della produzione mondiale totale, comprese India e Cina, che sono entrambe in testa all’espansione. La stessa India ha registrato un aumento del 2,5% in volume, a 236 milioni di tonnellate, a causa di un aumento della mandria. La produzione di latte in Cina ha registrato un aumento del 6,6%, con prezzi più alti per gli agricoltori e politiche governative di sostegno che hanno alimentato l’espansione delle mandrie da latte e della produzione di latte crudo. Anche il Pakistan ha registrato un aumento del 2,8% su base annua raggiungendo 64,3 milioni di tonnellate, grazie all’aumento delle mucche.

Non è stato tutto semplice: Giappone, Corea del Sud, Repubblica araba siriana, Iraq e Tailandia hanno registrato notevoli cali nella produzione di latte, osserva la FAO. In Europa, la produzione di latte è aumentata dello 0,3% a 233,6 milioni di tonnellate, con aumenti da Russia, UE e Bielorussia, mentre Ucraina e Norvegia hanno registrato un calo.

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