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Risultati record per Lactalis, nel 2022: fatturato a 28,3 miliardi di euro. Ma cala la redditività

Un aumento di fatturato del 28,4%, anche grazie alle acquisizioni realizzate negli ultimi mesi, per un totale di 28,3 miliardi di euro. Il dato è stato reso noto dalla stessa Lactalis, leader mondiale nel latte e nei formaggi, mercoledì 19 aprile in una conferenza stampa sui risultati che si è tenuta a Parma, in Italia, il suo quarto mercato più importante. “Si tratta di una delle crescite più forti del gruppo negli ultimi anni”, ha sottolineato Emmanuel Besnier (foto), patron di Lactalis, legato alla “tendenza al rialzo dei prezzi e all’integrazione delle nostre acquisizioni effettuate al fine del 2021”. Il riferimento è alle operazioni Kraft Heinz Natural Cheese e Ultima Foods, in Nord America, e Leerdammer in Europa.

Ma la redditività è in calo

La crescita dei prezzi e dell’attività non è stata sufficiente per il gruppo di Laval a compensare l’aumento dei costi, anch’esso considerevole. Nonostante gli sforzi di competitività e di fronte alla difficoltà di trasferire “un aumento di oltre il 20% delle proprie spese”, come ha spietato Besnier, i margini del gruppo sono stati significativamente erosi. “Non siamo riusciti a trasferire completamente ai nostri clienti l’elevata inflazione dei nostri costi di produzione”, ha spiegato Emmanuel Besnier, deplorando “l’erosione della redditività del gruppo in questo contesto di forte crescita delle attività”. L’utile corrente è aumentato dell’11% a 1,305 miliardi di euro, ma il suo peso in rapporto al fatturato è diminuito dello 0,4%, portando il margine operativo del gruppo al 4,6% contro il 6,7% di sei anni prima. L’utile netto consolidato è sceso del 14%, a 384 milioni, pari all’1,36% del fatturato contro il 2,02% di margine netto nel 2021.

Buone le notizie sul fronte del debito, spiega Besnier. “la crescita organica e la buona integrazione delle acquisizioni hanno permesso di ridurre l’indebitamento netto del gruppo, che ora si attesta a 6,455 miliardi di euro”. La crescita record del 2022 porta Lactalis al primo posto tra le aziende agroalimentari in Francia, davanti a Danone (27,7 miliardi di fatturato). “Fin dalla creazione di Lactalis nel 1933, siamo stati convinti del potenziale dei prodotti caseari, il cui mercato mondiale cresce del 3% annuo, e della necessità di offrire prodotti buoni, naturali e locali”, ha commentato Emmanuel Besnier, presidente di Lactalis.

Lactalis, che gestisce 270 aziende in 51 paesi del mondo con 85mila dipendenti, ha investito 750 milioni di euro nel 2022, con un incremento del 17% rispetto al 2021. Impegni presi, tra l’altro, “per l’ammodernamento dei propri siti, e in particolare per la riduzione della loro impronta ambientale con 200 milioni di euro di investimenti. Sono e saranno previste quasi 600 azioni concrete sugli ambiti 1 e 2 (emissioni dirette di gruppo) a livello internazionale entro il 2025”.

Lactalis, Besnier: “Un modello solido”

Nonostante il calo della sua redditività, il modello del gruppo rimane solido, assicura il presidente. Grazie alle acquisizioni, in particolare, che sono proseguite a ritmo molto sostenuto con quasi 120 operazioni effettuate da quando Emmanuel Besnier è arrivato ala guida del Gruppo, nel 2000. Una strategia che, in 22 anni, ha portato il fatturato da poco più di 4 miliardi di euro agli attuali a 28,3 miliardi. Lactalis annuncia l’acquisizione di tre società nel 2022 – l’australiana Jalna (65 mln di fatturato), la tedesca Wurtzburg (200 mln di fatturato) e il caseificio Verdannet in Francia (20 mln di fatturato) – oltre a due acquisizioni in attesa di approvazione dagli enti locali: Ambrosi (400 milioni di euro di fatturato) che dovrebbe consentirle di rafforzare la propria posizione sul mercato delle Dop in Italia, e DPA (Dairy product association) in Brasile, Joint Venture tra Nestlé e la neozelandese Fonterra .

Quanto ai principali marchi globali, Président ha realizzato un fatturato di 2,5 miliardi di euro (+18% vs. 2021) e Galbani di 1,8 miliardi di euro di fatturato, consolidando il business con una crescita media annua di oltre 5% da 10 anni. Bene anche Parmalat che si attesta a 1,4 miliardi (+19%) di euro e Kraft a 1,1 miliardi, mentre Lactel e Leerdammer realizzano rispettivamente 700 e 335 milioni di euro fatturato. Complessivamente Lactalis è presente in 150 paesi del mondo e lo scorso anno ha raccolto 22,6 milioni di litri di latte.