enti & istituzioni

Regolamento Ig: Comagri approva la bozza di riforma

La commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo ha approvato la bozza di proposta del relatore Paolo De Castro per il regolamento Ig. Nel voto, come spiega una nota dell’europarlamentare, è stato approvato un pacchetto di 46 proposte di emendamento di compromesso, che copriva circa il 90% delle oltre 1000 modifiche presentate alla proposta del Commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, dalle tre Commissioni che hanno lavorato su questo regolamento. In questo modo si crea per la prima volta un vero testo unico europeo sulle Ig, in grado di garantire un maggiore allineamento e una maggiore chiarezza tra tutti i settori, pur salvaguardando le specificità di settori differenti. Le norme in materia di procedura sui gruppi di produttori (consorzi) e le novità in merito alla protezione rafforzata sono state unificate nel nuovo regolamento Ig, per tutti i settori: agro-alimentare, vitivinicolo e bevande spiritose.

Nel testo adottato, sottolinea De Castro, “abbiamo introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l’origine della materia prima principale. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia”.

Regolamento Ig: cosa dice la bozza approvata in commissione

Nella bozza del nuovo regolamento, viene migliorata la protezione delle IG, in particolare nel web e nel sistema dei nomi di dominio nonché quando utilizzate come ingredienti, e viene eliminata la definizione di evocazione che rischiava di restringere il campo d’azione della Corte di Giustizia Europea. Il testo dà anche un ruolo formale ai gruppi di produttori, sia nelle richieste di registrazione sia nella gestione dei disciplinari, oltre che negli aspetti di vigilanza, difesa e promozione dei prodotti da essi rappresentati; ad essi vengono anche aumentati i poteri e le responsabilità. Verranno inoltre limitate le competenze dell’ EUIPO alla gestione del Registro dell’UE, alla protezione dei nomi di dominio tramite un alert system e all’assistenza nell’ambito degli accordi commerciali, escludendo qualsiasi funzione relativa alle procedure delle IG. Infine, nel nuovo regolamento è stata inserita la definizione degli impegni di sostenibilità.
Il settore delle produzioni agroalimentari a Indicazione Geografica ad oggi interessa oltre 3.500 prodotti alimentari e vitivinicoli europei, con un giro d’affari di oltre 80 miliardi. L’Italia, con le sue 883 IG, è il primo Paese per importanza in questo comparto, ed è proprio la nostra nazione che ha fornito gli spunti per rendere più efficace la riforma del settore.

Il plauso di Origin Italia

“Una proposta che rilancia la visione politica delle Ig come uno dei pilastri di sviluppo agroalimentare dell’Unione Europea e che promuove l’affermazione di un modello condiviso e forte tra i vari Paesi membri”. Così viene accolta da Origin Italia la relazione sul regolamento votata in Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo e presentata dal relatore dell’iniziativa, Paolo De Castro. “Un importante rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, un aumento della protezione delle Ig, ma anche semplificazione delle procedure e un passo concreto verso la sostenibilità (non solo ambientale) delle filiere Ig. Il testo approvato inoltre conferma e rafforza il ruolo centrale della Commissione Europea per lo sviluppo dell’economia agroalimentare, limitando l’Euipo a un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche”, spiega Origin. Questi gli elementi della riforma che hanno convinto l’associazione italiana, che si è impegnata per modificare la proposta della Commissione Europea riuscendo, anche grazie alla rete relazionale a Bruxelles, a far emergere le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative.

La relazione approvata dalla Comagri sarà ora votata in Sessione Plenaria del Parlamento, probabilmente nella sessione del 31 maggio – 1 giugno. Se approvata, seguiranno discussioni durante i Triloghi tra Consiglio europeo, Parlamento e Commissione Europea, con lo scopo di approvare il testo finale entro fine anno. L’entrata in vigore del Regolamento, prevede Origin Italia, dovrebbe avvenire da gennaio 2024.