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Formaggi Dop e Igp: il valore alla produzione cresce del 12,8%. L’export del 15,4%

Il XX rapporto Ismea-Qualivita fotografa la realtà dei prodotti Dop e Igp nel 2021 restituendo un quadro che va ben oltre la ripresa dopo la pandemia con il contrIbuto del comparto Dop e Igp al fatturato del settore agroalimentare sale al 21%. Assoluta protagonista è la categoria dei formaggi: in Italia conta 56 denominazioni che occupano 24.659 operatori, per un valore alla produzione di 4,68 miliardi di euro, in aumento del +12,8% in un solo anno. Cresce la produzione certificata e soprattutto il valore, trainato dalle grandi Dop, anche grazie alla ripresa della domanda con il progressivo ritorno alla normalità post-pandemia e le riaperture dell’Horeca. Solo il vino, con un valore alla produzione di 11,16 miliardi di euro, supera il settore dei formaggi a denominazione. Dopo la buona tenuta nel 2020, prosegue anche la crescita delle esportazioni per i formaggi Dop e Igp che raggiungono 2,38 miliardi di euro nel 2021, con un aumento del +15,4%. Emilia-Romagna (1,61 miliardi di euro) e Lombardia 24.659 (1,40 miliardi di euro) generano un’ampia fetta del valore, seguite da Campania (447 milioni €), Veneto (398 milioni €), Sardegna (311 milioni €) e Piemonte (301 milioni €). Le prime cinque filiere Dop per valore alla produzione sono Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Gorgonzola e Pecorino Romano, tutte in crescita sul 2020.

La Dop economy contribuisce per il 21% al fatturato agroalimentare nazionale

Il comparto del cibo e del vino Dop Igp nel 2021 raggiunge un valore complessivo alla produzione pari a 19,1 miliardi di euro (+16,1% su base annua) e un export da 10,7 miliardi di euro (+12,8%), frutto del lavoro coeso di un sistema complesso e organizzato che in tutto il territorio nazionale coinvolge 198.842 operatori e 291 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero. Il comparto cibo Dop Igp sfiora gli 8 miliardi di euro (+9,7%), mentre il settore vitivinicolo supera gli 11 miliardi di euro (+21,2%), valori record che portano per la prima volta a quota 21% il contributo della Dop economy al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. L’export supera i 10 miliardi di euro grazie al recupero nei mercati extra Ue.

Dop e Igp: la gdo si conferma canale driver

Dopo il balzo degli acquisti nella Grande distribuzione organizzata del 2020, di riflesso alla pandemia e alle restrizioni sugli altri canali, che per il paniere Dop Igp si è tradotto in una progressione della spesa del +6,4% (+9,7% considerando le sole vendite a peso fisso), l’analisi del 2021 e dei primi nove mesi del 2022 mostra una sorprendente tenuta dei risultati nella Gdo. Nel 2021 le vendite in valore di cibo e vino a denominazione hanno registrato su base annua una lievissima flessione (-0,5%) che diventa variazione positiva considerando solo le vendite a peso fisso (+0,7%), un trend confermato anche nei primi nove mesi del 2022. Le vendite dei principali prodotti Dop Igp nella Gdo italiana superano i 5 miliardi di euro di giro di affari.