Inalpi nuova torre
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Inalpi inaugura la seconda torre di polverizzazione. A regime produrrà 300 milioni di litri di latte in polvere all’anno

Nella mattinata di venerdì 10 marzo è stata inaugurata, a Moretta (Cn), la seconda torre di polverizzazione del latte realizzata da Inalpi (foto). Alla cerimonia, cui era presente il governatore del Piemonte Alberto Cirio, oltre al ministro Francesco Lollobrigida in collegamento, hanno partecipato le autorità locali, i conferenti, le organizzazioni agricole, i colleghi, i dipendenti e tutti i protagonisti della storia della polverizzazione di Inalpi, iniziata nel 2009 con l’avvio dei lavori di costruzione della prima torre, inaugurata nel 2010 insieme al meccanismo di indicizzazione del latte con il quale viene fissato il prezzo alla stalla. Ad aprire l’incontro, moderato dal giornalista Beppe Gandolfo, è stato il presidente di Inalpi, Ambrogio Invernizzi, che ha ripercorso e tappe e anche e difficoltà di questo progetto: “Tutto ha avuto inizio nel 2009, l’anno del primo grande investimento. Fatturavamo 20 milioni di euro e ne abbiamo investiti 35. L’idea della torre di polverizzazione è sempre stata di Michele Ferrero, al primo incontro io ero piuttosto scettico. E’ stata un’operazione incredibile in cui abbiamo trovato tutti la forza di provarci, soprattutto i conferitori, che hanno abbandonato contratti storici per conferire il loro latte a un azienda che ne lavorava pochissimo. Una vera sfida”.

Inalpi: i numeri della seconda torre

La seconda torre per la polverizzazione del latte è alta 34 metri, tre in più della prima, e a regime produrrà 300 milioni di litri di latte in polvere, il doppio di quella inaugurata nel 2010 che oggi ne garantisce 150 milioni. L’impianto fa parte del piano di investimenti Inalpi 2020-2025, pari a 148 milioni di euro, che serviranno anche all’ampliamento dei laboratori Inlab Solutions e ad altre attività. Per l’azienda, che ha chiuso il 2022 con un fatturato di 249 milioni di euro, l’obiettivo delle due torri, a regime, è una produzione giornaliera di 120 tonnellate di latte in polvere con la lavorazione di 1.400 tonnellate di latte al giorno. Numeri che, quando gli impianti saranno a regime, faranno di Inalpi il primo impianto di trasformazione del latte italiano.

Le parole dei protagonisti

Raffaele Tortalla – Presidente Compral Latte
“E’ stata un’esperienza che ha trovato inizialmente non poche difficoltà da parte degli allevatori. Credo che Compral Latte ci abbia messo cuore, coraggio e collaborazione. È un progetto per il territorio in cui ciascuno ha la sua importanza, dal più grande al più piccolo allevatore”.

Roberto Moncalvo – Presidente Coldiretti Piemonte
“Coldiretti è presente in questo progetto sin dal primo giorno, la cosa più difficile è stata convincere i primi cento conferitori e reperire i primi 5000 quintali di latte. L’indicizzazione del prezzo ci ha consentito di avere un rapporto alla pari con l’industria e in questi 12 anni i conferitori Inalpi hanno percepito oltre il 10% in più del prezzo medio del latte. Questi pochi centesi al litro sono quelli che fanno la differenza”.
Paolo Maggi – Managing Director and President Tetra Pak South Europe – “Vedere il nome Tetra Pack e Inalpi vicini, è una grandissima soddisfazione. Il nostro è un rapporto di vecchia data, iniziato negli anni ’60 con il burrificio. Le nostre due industri puntano sula qualità e siamo un esempio di come l’unione di due eccellenze possano costruire qualcosa di unico e solido”.

Francesco Lollobrigida – ministro dell’Agricoltura
“L’inaugurazione della seconda torre di polverizzazione del latte Inalpi è la dimostrazione di un’accurata pianificazione, che ha saputo superare l’oggettivo momento difficile. Inalpi è un’industria sana e virtuosa che ha avuto la capacità di riconoscere la qualità come elemento distintivo della produzione. E nella qualità si devono integrare tutti gli attori della filiera del latte. Sono orgoglioso che lo Stato italiano abbia voluto partecipare alla crescita di questa azienda, che è un modello virtuoso, un’azienda che grazie al grande lavoro eseguito, ha raggiunto risultati straordinari in tempi rapidissimi”.

Maria Chiara Zaganelli – direttore Generale Ismea
“Inalpi non è solo una narrazione, è una solida realtà. Con loro abbiamo attivato uno strumento finanziario in cui crediamo molto e che implica un approccio differente: accompagniamo l’investimento lungo tutto il suo percorso. E lo applichiamo solo a progetti che abbiano una caduta positiva su tutta la filiera e sul territorio”.

Ambrogio Invernizzi – presidente Inalpi

“L’attenzione nei confronti del Pianeta è importante per oggi e per domani. Abbiamo un solo pianeta e dobbiamo prendercene cura, per vivere bene oggi e per preservarlo domani. Come industriali è necessario avere buoni rapporti e considerazione nei confronti di chi lavora, ma è anche necessario prendersi cura del pianeta. Noi portiamo avanti progetti che prevedono risparmi di risorse, per poterle avere a disposizione più a lungo”.

Giovanni Gatti – sindaco di Moretta
“Inalpi è un fiore all’occhiello della nostra comunità: prima di tutto per le famiglie Invernizzi, Barattero e Sapino a cui la comunità è grata. Ma anche per la sicurezza occupazionale, la stabilità sociale, la serenità delle famiglie. E’ un’azienda attenta al territorio, sensibile alle esigenze del territorio e del mondo dell’associazionismo”.

Francesco Pugliese – Ad di Conad
“Tra Inalpi e Conad esistono delle vere e proprie similitudini, il nostro moto è “Persone oltre le cose” e questa filosofia appartiene anche a Inalpi. Operare in ambito territoriale è senza dubbio un vantaggio, perché se l’attività prospera, è chiaro che prospera anche il territorio. Tutti noi dobbiamo recuperare i concetti del bene comune, pensare che il valore deve essere redistribuito tra tutti gli attori della filiera e su tutto il territorio, altrimenti qualsiasi attività perde significato”.

Alberto Cirio – governatore del Piemonte
“Oggi è una bellissima giornata e, momenti come questo, sono rari. Sono anni che viviamo una costante quotidianità di emergenza. In Inalpi vedo applicato lo stesso concetto di responsabilità sociale portato avanti dalla Ferrero. Il segreto di queste aziende è la famiglia: dalla famiglia Ferrero, alla famiglia Invernizzi, alle famiglie degli allevatori”.