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Pratiche sleali, la denuncia si fa on line

Il decreto attuativo che regolamenta lo spinoso tema delle pratiche sleali nella filiera alimentare, recependo la direttiva Ue, sarà in vigore dal 15 dicembre. E proprio da quella data sarà anche on line, sul sito istituzionale del ministero delle Politiche agricole, la pagina ‘Pratiche sleali’ che conterrà tutte le indicazioni e le istruzioni per presentare segnalazioni di abusi o azioni scorrette ai sensi della normativa, sia per quello che riguarda i rapporti tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Come previsto dal decreto, l’Autorità nazionale incaricata di vigilare sul rispetto delle disposizioni in materia di pratiche commerciali sleali è l’Icqrf, ossia il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf.

Proprio accedendo alla pagina dedicata alle pratiche sleali sarà possibile accedere a due moduli, quello di denuncia e quello di segnalazione, da scaricare e compilare. Le informazioni indicate nei moduli costituiscono elementi essenziali dell’istanza di intervento. L’Icqrf, ricetta la segnalazione, potrà poi richiedere, ad integrazione di quanto segnalato, ulteriori notizie e documenti utili alla valutazione delle richieste. Nessuna altra forma di comunicazione, mail, Pec o raccomandate verranno prese in considerazione.

Le pratiche commerciali sleali 

Nel decreto sono indicate 27 pratiche commerciali sleali vietate, tra cui, oltre al sotto costo, le vendite dei prodotti agricoli e alimentari attraverso il ricorso a gare ed aste elettroniche a doppio ribasso, il non rispetto dei termini di pagamento (fissati in 30 giorni per i prodotti deperibili), l’imposizione all’acquirente, da parte del fornitore, di prodotti con date di scadenza troppo brevi. Ad accertare le violazioni sarà il dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Icqrf) indicato nel decreto come autorità nazionale di contrasto deputata all’attività di accertamento e all’irrogazione delle relative sanzioni amministrative. Con il decreto vengono recepite nell’ordinamento italiano le norme finalizzate a disciplinare le relazioni commerciali e contrastare le pratiche commerciali sleali negli scambi tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli ed alimentari, in quanto contrarie ai principi di buona fede e correttezza, comprese quelle imposte unilateralmente da un contraente alla sua controparte.