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Usa: in calo l’export, ad agosto. E anche l’import di formaggi italiani

L’export made in Usa, ad agosto, ha mostrato una performance scarsa, secondo il report Trade Data Monitor, con un calo del -11% in milk equivalent rispetto allo stesso mese 2022. Ad essere interessati sono tutti i prodotti, ad esclusione di Smp e Wpc. A spingere in basso gli indicatori è la debole domanda asiatica con gli acquisti messicani che, pur restando buoni, non riescono a compensare il calo della domanda asiatica.

I flussi di Formaggio sono scesi del 3% ago.’23/ago.’22 a causa soprattutto della minor domanda da Corea del Sud e, in misura minore, Paesi MENA, che non viene completamente coperta dai guadagni registrati in Messico, Giappone e Australia.

Le esportazioni di Smp hanno registrato il terzo aumento mensile consecutivo, +4% rispetto però ad un agosto 2022 debole. Messico, Indonesia e Vietnam hanno guidato questa crescita. Nel 2023, i volumi sono ancora leggermente inferiori ai livelli dello scorso anno, nonostante gli ingenti quantitativi diretti in Messico.

Le spedizioni di siero continuano ad indebolirsi verso tutte le principali destinazioni, eccetto il Messico.
Perdura il trend al ribasso, iniziato a novembre, delle esportazioni di burro; la principale causa è la minore quantità di prodotto spedito nei Paesi MENA e in Corea del Sud.

Le importazioni di burro sono state particolarmente forti quest’anno e il mese di agosto non ha fatto eccezione: +13% ago.’23/ago.’22. Una maggiore quantità di merce proviene dalla Nuova Zelanda, ma la UE (soprattutto l’Irlanda) rimane il principale partner commerciale. L’import di formaggio è aumentato per l’ottavo mese consecutivo, +6% ago.’23/ago.’22, ed è in linea con i livelli dei primi otto mesi del 2022; sono incrementati i volumi provenienti dalla Spagna, al contrario di quelli in arrivo da Italia e Francia.

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