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Usa: crolla l’export di burro a luglio (-61%) per effetto del forte consumo interno

Mese di sostanziale conferma, luglio 2023, per import ed export di prodotti lattiero caseari dagli Usa secondo il report Trade Data Monitor. Osservando le importazioni, i volumi di burro sono in crescita del 17%, paragonati con un luglio 2022 debole, ma contenuti. Tendenza opposta per l’import di formaggio dagli Usa, sempre a luglio, che cresce del 7% sullo stesso mese 2022 e supera le 16mila tonnellate. Nei primi sette mesi dell’anno, invece, la domanda di burro è sulla buona strada per superare i grandi quantitativi del 2022, mentre quella di formaggio risulta quasi alla pari.

Anche il trend calante delle esportazioni statunitensi continua a luglio, per il quinto mese consecutivo, con un pesante -12% nel Medio Oriente. Solo l’SMP mostra un leggero aumento (+3%) nel confronto con lo stesso mese 2022, anche se lascia un -1% da inizio anno. Rallenta il calo dei flussi di Formaggio. La contrazione sia sul mese che da inizio anno (-1%, -6%) dipende principalmente dalle perdite verso la Corea del Sud e, in misura minore, il sud-est asiatico, mentre la domanda messicana è in crescita.
Le spedizioni di siero continuano a diminuire, riflettendo la minore produzione locale e un maggiore consumo domestico. Messico e Indonesia sono stati gli unici acquirenti principali a mantenere stabili i propri volumi nel mese di luglio. Nel 2023, si osserva una riduzione complessiva delle domanda delle principali destinazioni, soprattutto della Cina. Le esportazioni di SMP sono aumentate a luglio, +3% lug.’23/ug.’22, ma sono confrontate con un 2022 debole. La forte domanda messicana e la ripresa degli acquisti in Vietnam e nei Paesi MENA hanno compensato il calo in Cina, Filippina e Indonesia. Nel 2023, il Messico rimane il principale acquirente, assorbendo più della metà dell’SMP statunitense esportato. Il forte consumo interno continua a limitare la disponibilità di burro per le esportazioni, -61% lug.’23/lug.’22.