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Marca 2023 fa il pieno: in fiera i visitatori crescono del 40%. E in Italia la Mdd arriva a quota 20,9%

Marca 2023 by BolognaFiere si è chiusa con un risultato oltre le aspettative, una crescita in qualità e quantità della partecipazione che stacca di netto l’edizione del 2022, già tornata ai livelli pre pandemia. Organizzata in collaborazione con ADM – Associazione Distribuzione Moderna e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Bologna, la manifestazione si è confermata appuntamento irrinunciabile per tutti coloro che si occupano di marca del distributore: insegne, aziende, buyer e operatori, hanno vissuto due giorni intensi di business e di aggiornamento su tutte le novità del settore, il 18 e 19 gennaio. Già fissate le date per la prossima edizione di Marca by BolognaFiere: appuntamento al quartiere fieristico di Bologna il 16 e 17 gennaio 2024.

Marca 2023 con più di 900 aziende e 2.500 brand

Sono oltre 17mila, il 40% in più rispetto all’anno scorso, gli operatori e i visitatori che hanno affollato i sei padiglioni e i 23mila metri quadrati espositivi netti (+15% rispetto al 2022). Segno più anche per gli espositori, oltre 900 aziende (+10%) per più di 2.500 brand, protagonisti di un enorme investimento qualitativo sui propri stand, a conferma dell’importanza che ricopre questa manifestazione. In crescita anche le insegne della Distribuzione Moderna: sono 22 (4 in più rispetto alla precedente edizione) e rappresentano i più importanti retailer del Paese. Queste 22 insegne, che partecipano al Comitato Tecnico Scientifico di Marca by BolognaFiere, hanno esposto per presentare a livello internazionale tutti i propri prodotti e le novità a marchio del distributore. La vetrina delle insegne si è riempita di prodotti food e non food di grande interesse e varietà, molti dei quali legati a momenti di consumo come la colazione e l’aperitivo. Altissima la partecipazione istituzionale, a partire dal convegno inaugurale organizzato da ADM, Marca by BolognaFiere e The European House-Ambrosetti, in collaborazione con Ipsos e IRi, al quale ha partecipato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Oltre 200 i buyer stranieri in fiera

Marca 2023 ha registrato un successo oltre le aspettative anche sul fronte internazionale, registrando la presenza di oltre 200 buyer stranieri di altissima qualità: molte le presenze dal Nord e dal Sud America, da alcuni paesi dell’est (Romania e Slovenia) e dall’Europa occidentale (Francia, Danimarca, Germania e Inghilterra) oltre che da Israele e dall’Arabia Saudita. L’arrivo dei buyer stranieri è frutto sia di una consolidata partnership con ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e sia della forte spinta di BolognaFiere all’internazionalizzazione. In Asia, in particolare in Cina, BolognaFiere è presente con una sua società che organizza Marca China, (Shenzhen, 6-8 giugno 2023), in collaborazione con la Shenzhen Retail Association. Alcune catene cinesi sono state presenti a Marca 2023 ( Ren Ren Le e Su Ning Yi Pin con una loro vetrina).

La Mdd cresce del 12% a valore, nel 2022

Se il carrello della spesa degli italiani nel 2022 ha dovuto affrontare l’inflazione e il taglio della pressione promozionale applicato dalle catene della distribuzione moderna organizzata, al suo interno ha preso quota la marca del distributore, che si conferma l’alternativa preferita in questo periodo di crisi. La fotografia del ruolo decisivo della MDD nel 2022 è presente all’interno del XIX Rapporto Marca by BolognaFiere curato da IRi-Information Resources. Il dato principale del Rapporto è che, dopo un 2021 caratterizzato da una contrazione della marca del distributore, il 2022 si chiude con il segno più e un fatturato complessivo pari a 13,1 miliardi di euro, in crescita del +12,0% e con una quota del 20,9%, in crescita di +1,2 punti rispetto all’anno precedente.

Rapporto Marca 2023: volumi a +2,9%

La decisa corsa dei prezzi del 2022 ha portato a due conseguenze: l’inversione di trend delle promozioni e dei volumi. Dopo un timido rialzo della pressione promozionale osservato nel 2021, il 2022 si chiude con una incidenza delle promozioni sulle vendite pari al 22,5% in calo di 2,3 punti rispetto all’anno precedente e di addirittura 3,9 punti rispetto al periodo pre-pandemico. Infine i volumi, i quali, dopo aver sostanzialmente ricalcato gli andamenti positivi delle vendite a valore negli ultimi tre anni, si portano in territorio negativo nel 2022 segnando una contrazione del -0,3%. All’interno di questo difficile contesto la Marca del Distributore continua a crescere anche in termini “reali”, registrando un trend a volume pari al +2,9% nonostante gli alti impatti dell’inflazione. Una crescita che risulta essere trasversale tra i canali Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio Piccolo e Discount.

Bene fresco, premium e funzionale. Giù i volumi del bio

Guardando alle merceologie della Mdd, migliora il posizionamento competitivo in tutti i reparti merceologici ed in particolare nel Fresco e nel Pet Care dove, oltre a un’elevata crescita a valore, si osserva anche una decisa crescita a volume (Fresco +5,7% e Pet Care +5,9%). Un incremento che va di pari passo con la crescita dell’offerta, che raggiunge la quota assortimentale del 15,5%, in aumento di 0,5 punti. Offerta che, nonostante il contesto inflattivo, vede nel 2022 buone performance delle linee specialistiche e ad alto valore aggiunto: il Premium registra una crescita del +8,9% a valore e +2,3% a volume, mentre il Funzionale del +14,2% a valore e +6,6% a volume. Rallenta lo sviluppo del Bio, che se a valore registra una crescita del +3,9%, a volume risulta essere l’unico segmento a presentare un segno negativo (-1,6%) Il segmento Mainstream, il più importante della marca del distributore con il 76,0% del fatturato complessivo, guida la crescita: 9,8 punti su 12,0 del trend della Mdd derivano infatti dalla contribuzione di questi prodotti. Come il resto del mercato, anche la Mdd ha visto una forte impennata dei prezzi di vendita: in media nel 2022 del 9,2% con la marca insegna al 9,8%.