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Sial 2022, il bilancio degli organizzatori: 265mila operatori e 8mila top buyer. Italia primo paese in fiera con oltre 800 espositori

Sial 2022 ha chiuso i battenti il 19 ottobre e gli organizzatori tirano le somme della manifestazione parigina. “Il bilancio”, spiega una nota dell’ente fieristico, “è estremamente positivo: è il primo evento globale di questa portata che è riuscito a ritornare al suo livello pre-pandemico, sia per gli espositori che per i visitatori”. Il salone ha infatti riunito sotto i padiglioni di Paris Nord Villepinte più di 7mila espositori, provenienti da 127 paesi (90% internazionali) con un’affluenza di visitatori quasi equivalente all’edizione 2018, ovvero 265mila professionisti e una percentuale ancora più grande di visitatori internazionali (85%). Un numero, quest’ultimo, che conferma la generale impressione degli espositori circa la presenza dei retailer francesi. Il 50% dei visitatori internazionali erano importatori/esportatori, presenti con 8mila top buyer e un portafoglio acquisti complessivo di oltre 50 miliardi di euro.

Nicolas Trentesaux, direttore generale di Sial Network: “Il salone ha mantenuto tutte le promesse”

“Il salone ha mantenuto tutte le promesse e ha rafforzato la sua posizione di appuntamento business irrinunciabile del settore agroalimentare mondiale. Un vero e proprio laboratorio mondiale dell’innovazione alimentare in tutte le sue componenti. L’industria agroalimentare ha mostrato la sua resilienza e la sua incredibile capacità di rispondere alle enormi sfide per nutrire all’orizzonte del 2050, 10 miliardi di esseri umani, preservando il pianeta e favorendo l’etica”, ha sottolineato Nicolas Trentesaux, direttore generale di Sial Network.

Sial 2022: 120 visite ufficiali, oltre 800 espositori italiani, 400mila prodotti presentati e una superficie di 250mila mq

Durante i cinque giorni della fiera sono state 120 le visite ufficiali internazionali, tra cui quelle di tre ministri della Repubblica Francese, fra cui quello di agricoltura e sovranità alimentare. L’edizione 2022 è stata particolarmente significativa per l’Italia: per la prima volta il nostro è stato il paese più rappresentato fra i padiglioni di Sial con oltre 800 espositori che hanno portato in fiera tutta la ricchezza delle loro produzioni tipiche; la Francia si è piazzata al secondo posto, mentre al terzo c’era la Spagna. In generale, si è registrata, a questa edizione, una presenza importante dei paesi europei e dei compratori turchi, americani, coreani e brasiliani. Fra le novità la Corea del Sud, che rappresenta un nuovo territorio d’espansione del gusto, con 132 marchi rappresentati nell’ambito della partecipazione collettiva nazionale. La nota degli organizzatori sintetizza i numeri della manifestazione: oltre 400mila prodotti presentati, 250mila mq di superficie, 1800 candidati a Sial Innovation e 76 conferenze. Non fa, invece, nessuna menzione delle difficoltà che si sono registrate durante la fiera. Come abbiamo raccontato, quella del 2022 è stata infatti un’edizione funestata da ritardi, disservizi, scioperi e molto altro che hanno reso più difficile del solito raggiungere la fiera. Un tema su cui sicuramente gli organizzatori dovranno ulteriormente lavorare in vista della 60esima edizione, annunciata dal 19 al 23 ottobre 2024. Per i suoi primi 60 anni Sial comincerà dunque di nuovo il sabato, dopo il debutto di quest’anno (una scelta dettata dalla volontà di alleggerire l’impatto sulla rete dei trasporti pubblici, ndr) nonostante le perplessità di alcuni operatori.

Se l’appuntamento con Parigi è per il 2024, da qui alla fine dell’anno Sial Network ha ancora in programma tre eventi: Sial Interfood Jakarta, Sial in India New Delhi e Sial in Cina Shanghai.