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‘I ribelli del cibo’: il film che racconta le storie dei piccoli produttori dell’Alto Adige

53 minuti per raccontare i piccoli produttori dell’Alto Adige, attraverso quattro storie: è ‘I ribelli del cibo’, lungometraggio diretto da Paolo Casalis e nato dalla collaborazione tra Produzioni Fuorifuoco e Centro Audiovisivi della Provincia autonoma di Bolzano. In primo piano, nel documentario, ci sono l’entusiasmo e le difficoltà dei quattro produttori, tra obiettivi minimi (in una parola, la sopravvivenza) e ambizioni altissime: cambiare il mondo dell’alimentazione, dominato dalla grande distribuzione e dal cibo di bassa qualità. “Il microcosmo dell’Alto Adige”, spiegano gli autori, “fa da sfondo a tematiche tanto universali quanto urgenti, illustrate in un film che va oltre il racconto di denuncia o di protesta, dando voce a proposte e azioni concrete da parte degli attori sul territorio”. Il film, che uscirà ufficialmente il 30 novembre sulla piattaforma Vimeo, si può già pre ordinare per streaming e download. Dal giorno dell’uscita, inoltre, sarà disponibile presso il Centro Audiovisivi della Provincia autonoma di Bolzano Alto Adige, che ha commissionato la realizzazione dell’opera.

I ribelli del cibo: la sinossi

Sei anni fa Lorenz e Leander decidono di dare vita a una nuova attività: coltivare e commercializzare erbe aromatiche. “Facevamo due passi avanti e dieci indietro”, racconta Leander, “abbiamo lottato duramente per farcela, e così abbiamo deciso di chiamarci Kräuter Rebellen, i ribelli delle erbe”. Le stesse difficoltà le ha trovate Alexander, che con la propria famiglia vive dei formaggi prodotti da appena dodici vacche, così come Katya e Armin, che realizzano cioccolato artigianale, o Maria, che gestisce il ristorante di proprietà della sua famiglia fin dal 1800. Nella geografia dell’attuale mercato alimentare, queste realtà sono descritte come il fiore all’occhiello della gastronomia italiana, l’esempio di un modello produttivo sostenibile e di successo. Ma, nei fatti, i piccoli produttori devono trovare da soli la strada per sopravvivere. Ed è proprio ciò che ‘I ribelli del cibo’ racconta nei suoi 53 minuti di documentario.