Secondo quanto raccontano le cronache francesi, tutto accade verso la mezzanotte di giovedì 7 ottobre: Alexandre Bompard, amministratore delegato di Carrefour, informa la famiglia Mulliez, proprietaria di Auchan, che le trattative per la fusione tra i due retailer sono chiuse. Solo poche ore prima, spiega il quotidiano Le Figaro, Bompard aveva convocato una riunione del comitato strategico di Carrefour, registrando la riluttanza all’operazione dei suoi maggiori azionisti: l’imprenditore brasiliano Abilio Diniz e la famiglia Moulin (proprietaria delle Galeries Lafayette). Inoltre, secondo la famiglia Mulliez, l’insegna Auchan vale almeno quanto Carrefour. Un’assunto inaccettabile per Bompard, che ha dato lo stop ai negoziati.

A dare la notizia delle grandi manovre in corso, con il dialogo fra i due operatori, era stato qualche giorno fa il quotidiano Le Monde. Secondo cui la famiglia Mulliez aveva contattato l’amministratore delegato Bompard, a maggio, per offrirgli un’alleanza. E in questi mesi, sono stati studiati diversi scenari, compreso quello di un’acquisizione di Auchan da parte di Carrefour. Pare, secondo un insider citato dai quotidiani francesi, che l’ultimo schema prevedesse l’acquisizione di Carrefour da parte della famiglia Mulliez, pronta a risarcire gli azionisti del suo ex concorrente fino a quasi il 70% in contanti, al prezzo di 21,50 euro mentre il rimanente 30% sarebbe stato conferito in titoli dell’entità nata dalla fusione. Ma alla fine, le trattative si sono bloccate davanti alla compagine azionaria, troppo complessa in termini di valutazione e struttura. L’obiettivo dell’operazione, per entrambi i player, era quello del consolidamento, in un mercato al dettaglio frammentato come quello francese. Ma, questa volta, la trattativa sembra davvero arrivata al capolinea.