Carrefour-Auchan: matrimonio in vista?
L’indiscrezione arriva da Le Monde ed è di quelle destinate a far rumore: Carrefour starebbe sondando la possibilità di convolare a nozze con i ‘cugini’ di Auchan. Secondo il quotidiano francese, Alexandre Bompard, ceo del gruppo Carrefour, sta studiando da qualche mese diversi scenari di consolidamento. Proprio per questo, in primavera, sarebbero state avviate trattative con la famiglia Mulliez, proprietaria di Auchan.
D’altronde è da tempo che Alexandre Bompard parla di un necessario consolidamento di Carrefour nel troppo frammentato mercato al dettaglio francese. Secondo le informazioni di Le Monde, Bompard, il cui mandato è stato rinnovato per tre anni nel maggio 2021, sta esplorando nuove strade. Uno scenario, in particolare, avrebbe il potenziale per sconvolgere la gerarchia dei rivenditori, consentendo al Gruppo di superare Leclerc nel mercato francese: l’unione di Carrefour e Auchan. Di certo, spiega il quotidiano francese, è un’operazione complessa dal punto di vista del diritto della concorrenza – il primo pesa il 19% del mercato francese secondo gli ultimi punteggi dell’istituto Kantar, contro l’8,9% del secondo – come in termini finanziari, essendo Carrefour quotata in Borsa, a differenza di Auchan. Secondo alcune fonti, riporta Le Monde, i negoziati si sarebbero bloccati prima dell’estate per mancanza di un accordo di parità, ma secondo altre il dialogo non è stato interrotto. Quel che è certo è che,
negli ultimi giorni, la comunità finanziaria è stata sorpresa dai grandi volumi di scambi di azioni Carrefour. Il prezzo è tornato a salire e giovedì 29 settembre, le azioni Carrefour hanno chiuso poco sotto i 16 euro.
Carrefour è l’unico player quotato tra gli indipendenti (Leclerc, Système U, Intermarché) e i marchi di famiglia (Casino Group, Auchan) e la sua ossessione, da tempo, è quella di aumentare di peso, in un mercato, quello francese, troppo competitivo per i suoi gusti e per quello degli analisti, che massacrano in borsa questo settore. Stretto tra cinque o sei attori nazionali e un certo numero di player regionali, Carrefour è costantemente impegnato in una guerra dei prezzi che divora i margini e le capacità di investimento. Bompard ha già provato a percorrere questa strada: dopo un tentativo con Casino nel 2018 e le trattative per la fusione con Couche-Tard all’inizio del 2021, mancava solo Auchan, il fiore all’occhiello della famiglia Mulliez che vive una fase altrettanto complicata, a causa del gigantismo dei suoi ipermercati.
Carrefour, Auchan e lo scenario del retail francese
Accanto a questi due colossi, prosperano attori che non hanno bisogno di escogitare ambiziosi piani di conquista. I Leclerc, Intermarché o Système U, che popolano la campagna francese, vendono di più e guadagnano di più. Secondo un sondaggio condotto dalla lobby delle industrie di consumo, Ilec, il margine operativo (rispetto agli asset operativi) di questi cosiddetti distributori “indipendenti” è di circa il 12% ogni anno, rispetto al meno 3% di Casino, Carrefour o Auchan. Oltre al formato dei loro negozi, più piccoli e redditizi degli ipermercati, devono il loro successo alla politica di controllo dei costi, secondo l’approfondimento di Le Monde, che deriva dall’organizzazione decentralizzata di queste strutture, con imprenditori locali raccolti attorno a un marchio ed a una centrale d’acquisto comune, coniugando la flessibilità di una Pmi con il potere contrattuale di un grande gruppo.
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