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Mercato trade: offerta scarsa, aumento della domanda e prezzi in crescita

Settimana ricca di sorprese e colpi di scena sul mercato trade, secondo l’analisi di Assocaseari: si comincia con un’asta Global Dairy Trade più che mai esplosiva, con aumenti che vanno da +3,1% per il burro anidro e +3,7% per il burro normale fino al +7,3% per il latte in polvere scremato. E’ evidente che, con l’Europa senza merce e i prezzi in continuo aumento, i competitor sul mercato trade globale ne approfittano per tirare su i prezzi a loro volta. Sicuramente l’effetto scarsità di offerta e aumento della domanda è più che mai visibile. Su tutto questo, anche gli speculatori non perdono occasione ed ecco che i futures cavalcano l’onda.

Il latte italiano prende la via dell’export

L’Italia, per assurdo, dove l’autosufficienza del latte era vista come un miraggio, è oggi un miraggio per i tedeschi perché il latte, nel nostro Paese, costa tra i 6 e i 7 centesimi meno del loro. Sicuramente per l’aumento dell’offerta, forse un po’ anche per la domanda non brillante, il latte crudo nazionale sembra far fatica ad andare oltre lo 0,40-0,41 euro/Kg. Peccato ci sia poca panna nazionale di qualità perché lì la domanda ci sarebbe, anche questa settimana, con quotazioni sempre ben sopra il bollettino. Latte scremato intorno a 0,26-0,27 euro/kg. I suddetti prezzi si intendono franco partenza. Sui mercati esteri, il latte viene venduto tra 0,46 e 0,47 euro/kg partenza, con pochissima offerta. Come detto in apertura, sono già stati fatti contratti di latte nazionale che va oltre frontiera. Lo scremato viene trattato intorno a 0,27-0,28 euro/Kg consegnato, la panna invece vola, con richieste che viaggiano da 2,30 euro/kg, di provenienza meno nobile, a 2,35 euro/kg franco arrivo Nord Italia, con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 euro/Ton e, quindi, un prezzo franco di partenza che va da 2,23 a 2,28 euro/kg.

Burro: bollettini al di sotto dei costi del grasso

D’accordo che panna e burro sono due mercati a sé stanti, ma in ogni caso per ottenere del burro ci vogliono comunque 82 linee di grasso. Guardando i mercuriali del burro, così non sembrerebbe. Kempten aumenta di 0,05 euro il minimo, oggi 4,05 euro/Kg, e lascia invariato il massimo a 4,10 euro/Kg, l’Olanda passa da 4,00 euro/Kg a 4,03 euro/Kg e, incredibilmente, la Francia è allineata e sale di 0,25 euro, portandosi a 4,10 euro/kg. La media a tre di questa settimana è 4,068 euro/Kg. E’ evidente che, con questi valori, si è ben lontano dal coprire anche solo il costo del grasso che c’è nel burro. Saremmo maliziosi, si chiedono gli esperti di Assocaseari, se pensassimo che visti i contratti di vendita con la Gdo qualcuno possa avere interesse a tenere bassi i bollettini? Anche il mercato è ben diverso sebbene non si avvicini ancora a coprire il costo della linea di grasso, dato che si parla di vendite di burro congelato di qualche mese intorno a 4,22 euro/Kg partenza Nord Europa. Da notare che la Polonia, che fino a due settimane fa offriva, oggi sta cercando burro anche in Italia. C’è anche un po’ di offerta di burro irlandese, sempre congelato, tra i 4,20 e i 4,25 euro/kg reso Nord Italia.

Polveri, prezzi in aumento sul mercato trade

Anche nel latte in polvere i bollettini battono molto la fiacca e, malgrado le freccette siano verdi sia per lo scremato che per l’intero in tutti e tre i Paesi presi in considerazione, il mercato aumenta contro ogni aspettativa, con operatori che non fanno offerte per la paura di non trovare poi le copertura e latterie che offrono a 2.800 euro/Ton e oltre. Siero: c’è sempre qualcuno che fa il pigro, e se settimana scorsa era stata l’Olanda, questa settimana chi non aumenta è la Francia. Questa settimana, come detto, l’unica freccetta rossa è quella del siero in Francia e tutte le altre sono verdi.

Formaggi: mercuriali in calo

In Italia, i bollettini dei formaggi registrano un calo di 0,20 euro delle quotazioni delle voci del Grana Padano stagionato a Verona e un aumento delle quotazioni del Pecorino Romano a Milano. Quotazioni medie UE in aumento per l’Emmentaler a 4,90 euro/Kg e in calo per il Gouda a 3,31 euro/Kg, l’Edamer a 3,29 euro/Kg e il Cheddar a 3,24 euro/Kg.

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