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“Sì, ci siamo”: il nuovo progetto triennale dell’Asiago Dop. Per creare una filiera con la ristorazione

Si respira davvero aria di ottimismo e positività, durante la presentazione del nuovo progetto triennale del Consorzio di tutela dell’Asiago Dop, al tempo stesso diretto e realizzato insieme alla ristorazione. Sono ben chiare le difficoltà recenti, ovviamente, d’altronde tutti i partecipanti, in un modo nell’altro, le hanno subite. Ma la volontà è valorizzare la capacità di resistenza e adattamento degli operatori, anche nei momenti più bui, e raccogliere lo spirito positivo di questa nuova stagione del fuori casa. “L’era dei no è alle nostre spalle, adesso si apre l’era del sì”, spiega Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio, annunciando l’avvio del progetto che ha l’obiettivo di creare una nuova filiera virtuosa con la ristorazione. L’iniziativa coinvolge l’associazione Jre-Jeunes Restaurateurs, la Confcommercio Vicenza e il gruppo editoriale Gambero Rosso.

#siasiagodop: tre anni, 600 ristoranti, 80 serate a tema, oltre 300 ore di formazione

L’obiettivo è affrontare la stagione di rilancio del “fuori casa” con un percorso di collaborazione e un articolato piano capace di valorizzare la Dop, creando reti di relazioni basate sul confronto e la reciproca conoscenza tra produttori di Asiago, ristoratori e clienti. Ci sarà anche un hashtag dedicato, #siasiagodop, dove la parola Sì sta proprio ad indicare la volontà del Consorzio di esprimere e testimoniare un atteggiamento positivo, che comprende azioni concrete a fianco del mondo della ristorazione, un supporto e una presenza costante. Importanti i numeri: il progetto coinvolgerà oltre 600 ristoranti su tutto il territorio nazionale, con 80 serate a tema e degustazioni e un’attività formativa di oltre 300 ore, dedicate a più di 1200 persone.

Quello con i locali pubblici iscritti a Confcommercio è un legame che si svilupperà prima sul territorio vicentino per poi allargarsi al Nordest e al Trentino. La collaborazione, in fase di programmazione, si declinerà sia con interventi diretti sui singoli esercizi sia con iniziative rivolte al grande pubblico, per fare conoscere le eccellenze del territorio. Maggiori dettagli si avranno più avanti, ha spiegato il direttore Innocenzi, anche perché il nuovo progetto si sviluppa su un arco di tempo di tre anni. Ciò che soprattutto è stata illustrata oggi è una visione, la volontà di superare l’era dei no e delle consuetudini, reinventando e scoprendo modi nuovi di pensare ad un formaggio, e ad una Dop, nel variegato mondo del fuori casa, ancora più in fermento dopo i mesi difficili delle chiusure. Sicuramente un obiettivo importante e ambizioso in un paese dove i formaggi sono un patrimonio enorme ma ancora non abbastanza valorizzato nella ristorazione, con ampi spazi di crescita. Su tutti, basta citare il tema assai dibattuto della cronica assenza del ‘carrello dei formaggi’, impensabile in paesi come la Francia.

La partnership con i giovani dell’alta gastronomia: “Divulgatori della cultura distintiva dell’Asiago Dop”

Questo percorso inizia dalla collaborazione con Jre-Jeunes Restaurateurs, l’associazione che riunisce i più giovani rappresentanti dell’alta gastronomia, nata da una comune visione della ristorazione: grande importanza alla provenienza degli alimenti con l’idea di una cucina moderna indissolubilmente legata al territorio. Durante i prossimi tre anni, gli chef saranno coinvolti in momenti di formazione, visite ai luoghi di produzione, attività di promozione ed eventi dedicati agli appassionati dello star bene a tavola. “Questi divulgatori del gusto – dichiara il direttore del Consorzio, Flavio Innocenzi – sono i primi diffusori della cultura distintiva del nostro prodotto. Contiamo di fare squadra per lanciare un messaggio capace di diventare vero motore di sviluppo economico e veicolo di valorizzazione della qualità che Asiago Dop racchiude ed esprime come promotore di socialità e benessere”.

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