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Yuka: la prova sul campo. Tra banchi frigo, dispensa e tanti, troppi errori (seconda parte)

Mentre la politica discute sul Nutriscore, i consumatori italiani, complice anche la grancassa dei social e il passaparola, lo utilizzano già, semplicemente inquadrando con il proprio smartphone i codici a barre presente sulle confezioni di tutti i prodotti alimentari e utilizzando un’app che si chiama Yuka, disponibile per iOs e Android, che sta spopolando on line, come vi abbiamo raccontato nella prima parte della nostra inchiesta. L’abbiamo provata a lungo, inquadrando prodotti nei supermercati e nelle nostre dispense. Scoprendo cose interessanti e tanti, troppi errori. Nella terza parte dell’inchiesta, i colori del resto della nostra spesa e la sezione alternative, che rivela molte altre sorprese.

Yuka: i formaggi sì, i formaggi no

Formaggi e latticini ne escono veramente male, fatte salve alcune, poche, eccezioni. Se la cavano gli yogurt, le ricotte di siero, gli spalmabili, i fusi e ben poco altro.

Ma le schede sono piene di errori

La prova sul campo ci mostra subito un fatto anomalo: formaggi simili o identici classificati in modi decisamente differenti. E così ci sono gorgonzola rossi e altri verdi, grattugiati consigliati e altri decisamente bocciati. Come si spiega? Semplice, le schede sono piene di errori. E in questa galleria ve ne mostriamo solo alcuni.

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