Autunno sempre più caldo, quello che si prepara per le fiere e i loro espositori. Dopo l’annuncio di Cibus, anche un’altra fiera decide di giocare le proprie fiches sul mese settembre: il Sana di Bologna. La 33esima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale si terrà infatti dal 9 al 12 settembre presso il Quartiere fieristico di Bologna, nella settimana successiva al Cibus di Parma (31 agosto-3 settembre). La manifestazione, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio/Assobio e con il supporto ITA, Italian Trade Agency per l’internazionalizzazione, si fa forte dei dati con cui il comparto ha chiuso il 2020. Il mercato bio ha registrato, in Italia, un valore delle vendite pari a 4.358 mln di euro, con una crescita del 142% negli ultimi dieci anni. Così l’export, che si è attestato a 2.619 mln di euro e una crescita del 149% in dieci anni e del +3,5% rispetto al 2019 (Fonte: Osservatorio SANA 2020). Anche se, l’analisi dei trend mostra che le preferenze dei consumatori si orientano su un mix di caratteristiche che non necessariamente coincidono davvero con il bio.

L’edizione 2021 si apre con Rivoluzione Bio

In apertura di Sana 2021 è prevista la terza edizione di Rivoluzione bio, iniziativa promossa da BolognaFiere, in collaborazione con FederBio/Assobio e con la Segreteria organizzativa di Nomisma, per consentire il confronto tra istituzioni, player della filiera ed esperti del settore. Proprio in quella sede verrà presentato l’Osservatorio Sana 2021, che monitora i numeri della filiera biologica, dalla produzione al mercato. Il progetto espositivo di Sana 2021 prevede sei aree tematiche: food, care&beauty, green lifestyle, Sana tech, Sana Tea e Free From Hub. Fra le novità 2021 c’è proprio Sana Tech, vetrina per i produttori di sementi, semilavorati, materie prime, attrezzature, ingredienti e tecnologie al servizio del biologico.