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Algeria e Marocco: come è andato l’import dairy, nel 2023?

Algeria e Marocco sono due mercati piuttosto diversi ma entrambi importanti per il settore lattiero caseario europeo. Ma come è andato l’import dai due paesi? In Algeria, nel corso del 2023 le importazioni di Wmp sono rimaste praticamente invariate rispetto al 2022 e agli anni precedenti, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari. La Nuova Zelanda ha continuato a fare importanti progressi nel mercato algerino e ora fornisce oltre il 60% del Wmp importato. Al contrario, si è verificato un massiccio calo delle spedizioni dall’Argentina e, in misura minore, dall’Uruguay.

Dopo un 2022 molto fiacco, nel 2023 la presenza del prodotto Ue in Algeria è tornata ad aumentare leggermente. Le importazioni di Smp sono diminuite pesantemente durante la seconda metà dell’anno, probabilmente anche a causa dei problemi legati alla certificazione halal. Oltre l’80% dell’Smp importato proviene dalla Ue, che negli ultimi due anni ha aumentato la propria presenza in questo segmento di mercato (2023 vs 2022 e 2022 vs 2021). Gli altri due fornitori degni di nota nel 2023 sono stati Nuova Zelanda e Canada. I flussi di merce statunitense sembrano aver rallentato in modo sostanziale rispetto al picco del 2021.

Il 2023 è stato un anno piuttosto solido per le importazioni dal Marocco, in particolare per quanto riguarda formaggio e Smp. L’Ue è di gran lunga il principale fornitore. Quello appena trascorso è stato il secondo anno più alto mai registrato dopo il 2021 per quanto concerne l’import di formaggio, con la Ue che copre oltre il 90% del fabbisogno di importazione. La merce proveniente da Germania, Austria e Irlanda è aumentata rispettivamente del 43%, 58% e 54% rispetto al 2022. Le importazioni di Smp hanno chiuso il 2023 positivamente, con il prodotto Ue in aumento del 34%, nonostante un mese di dicembre debole (con i flussi di merce Ue in calo del 40% vs. dic. ’22). L’import di burro a dicembre è stato un po’ fiacco, principalmente a causa dei volumi molto ridotti provenienti dall’Irlanda (-69% dic.’23/dic.’22) e dalla Nuova Zelanda (-85% dic.’23/dic.’22). Il calo da inizio anno è dovuto ai minori quantitativi in arrivo da altri Stati membri dell’Ue, India, Ucraina e Stati Uniti.