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Ettore Prandini, i trattori, la battaglia contro Lactalis e quella tentazione europea…

All’indomani delle notizie sulla convocazione di Italatte (Lactalis) negli uffici dell’Icqrf a seguito della denuncia di Coldiretti del 2023, arriva puntale la fuga in avanti di Ettore Prandini (foto) e della confederazione agricola, che sembra aver già scritto la sentenza di quella che, invece, è ancora una indagine in corso.

Si legge sul sito di Coldiretti, in un articolo dal titolo emblematico, cioè ‘Protesta trattori, prima vittoria Coldiretti sul prezzo del latte’: “L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) ha riscontrato delle violazioni della norma sulle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agroalimentare relativamente ai contratti sul latte stipulati con gli allevatori italiani dalla multinazionale francese Lactalis, i cui rappresentanti saranno presto ascoltati al Ministero. La vertenza è stata aperta dalla Coldiretti a settembre con la denuncia della multinazionale francese Lactalis (che ha acquisito i marchi italiani Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani, Cadermartori e Nuova Castelli) per aver modificato unilateralmente il contratto con gli allevatori fornitori di latte, diminuendo i prezzi riconosciuti e introducendo anche un nuovo indice collegato tra l’altro alle quotazioni del latte europeo non concordato e fortemente penalizzante per i produttori italiani, già fortemente penalizzati dal caro costi”.

Al momento, ovviamente, non c’è invece nessuna evidenza su eventuali sanzioni o ‘vittorie’ dell’una o dell’altra parte. Ma prosegue Coldiretti: “Si tratta solo della prima vittoria di una battaglia che sarà lunga e difficile a tutela del reddito delle nostre imprese. E chiediamo che Lactalis paghi anche la differenza agli allevatori danneggiati”. Ad annunciarlo, spiega Coldiretti, è il suo presidente, Ettore Prandini che si assume la paternità del decreto legislativo n.198 dell’8 novembre 2021 contro le pratiche sleali nella filiera. E annuncia che quella verso Italatte è solo la prima di una serie di azioni: “Abbiamo iniziato con il latte, ma siamo pronti ad agire su tutte le filiere per impedire altre pratiche sleali contro gli agricoltori. Se il procedimento si concluderà con la condanna del più grande gruppo industriale del latte in Italia e in Europa sarà un risultato importante per tutto il mondo agricolo”, tuona Ettore Prandini. L’invito alla denuncia chiude il testo: “Molte aziende agricole hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive e per questo la discesa in campo della rappresentanza degli agricoltori e allevatori quale è la Coldiretti garantisce l’anonimato sulla denuncia della singola impresa e quindi offre un maggiore potere contrattuale”.

Ma oltre ad intestarsi la paternità della norma sulle pratiche sleali, Ettore Prandini e Coldiretti mettono la bandierina anche sulla mobilitazione dei trattori a Bruxelles dove la confederazione ha manifestato in piazza e presentato il piano “Non è l’Europa che vogliamo” ai principali rappresentanti istituzionali. Ed è Marirosaria Marchesano su Il Foglio a rivelare quelle che potrebbero essere le ragioni di questa repentina salita di Coldiretti sui trattori: Ettore Prandini è uno dei possibili candidati di FdI alle europee.

D’altronde, spiega Marchesano, è uno che respira politica da quando era bambino, dato che Ettore è figlio di Giovanni Prandini, già ministro della Marina mercantile e dei Lavori pubblici in due governi (Goria e De Mita). Ma, sul tema delle proteste, c’è anche una questione di merito poco comprensibile: perché la Coldiretti sostiene la battaglia dei trattori, anche piuttosto aggressiva, contro la politica agricola comunitaria (Pac) che a suo tempo ha sostenuto? Ettore Prandini ha fatto sua la posizione, le richieste e le critiche all’Unione europea, sfilandosi invece da quelle che riguardano il governo italiano, come il credito Irpef per i piccoli agricoltori. Tutto lascia pensare, insomma, che la tentazione ci sia….non resta che attendere.

5 thoughts on “Ettore Prandini, i trattori, la battaglia contro Lactalis e quella tentazione europea…

  1. Aseno si fa avanti ora dove è stato x 10 giorni xche non si è mosso subito.e le bandiere in Italia dove sono.

  2. Prandini ha votato a favore della PAC in vigore, senza fare i conti con i veri agricoltori ,e oggi fa finta di lottare per gli stessi agricoltori che ha messo in ginocchio con l’approvazione della PAC. Che schifezza di persona.

  3. In questo frangente il Presidente Prandini ha dimostrato di essere una persona poco seria, lasciatemelo dire. Prima ha detto che non dovevamo manifestare perché per il 2024 avevamo a disposizione molte risorse poi quando ha visto che si sul serio è corso a Bruxelles per poter dire che quello che si ottiene è merito suo. Ma cambia mestiere che ii settore ne trae sicuramente un vantaggio

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