Si è chiusa ieri l’edizione 2023 di Anuga, la fiera dedicata all’agroalimentare in scena a Colonia. All’interno del padiglione 10.1 le aziende italiane del settore lattiero caseario hanno presentato al pubblico internazionale i loro prodotti, scambiato informazioni sul latte e il mercato e incontrato i propri partner europei e mondiali. Con 450 stand dedicati a latte, burro, formaggi e yogurt, il lattiero caseario si conferma uno dei settori trainanti della manifestazione. 80 le aziende italiane che hanno esposto ad Anuga 2023, con la presenza di alcuni dei più importanti marchi del nostro Paese per un mercato, quello tedesco, che rappresenta la seconda destinazione mondiale dei formaggi made in Italy. Sono infatti 75mila le tonnellate di prodotti esportate ogni anno in Germania, per un valore di 635 milioni di euro.

Il core business dell’export caseario è rappresentato da formaggi ed elevato valore aggiunto, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che insieme superano le 30mila tonnellate. Seguono i formaggi freschi e freschissimi: mozzarella, burrata e mascarpone raggiungono le 20mila tonnellate. Da segnalare anche il Gorgonzola (6mila tonnellate), il provolone (2.500 tonnellate) e il pecorino (2mila tonnellate).

E il futuro promette bene. “Il 2022 è stato un anno di sostanziale stasi – spiega Paolo Zanetti, presidente di Assolatte. – I super costi di produzione e il conseguente riallineamento dei prezzi hanno causato una brusca frenata, ma quest’anno le vendite hanno ripreso slancio in tutte le destinazioni”.

Nei soli primi sei mesi, secondo Assolatte, l’export caseario in Germania ha raggiunto le 41.000 tonnellate, con una crescita del 12%. Un grande recupero, quindi, che porterebbe a concludere l’anno con numeri record: 90mila tonnellate e 750 milioni di fatturato. E Anuga 2023 è stata una vetrina anche per il mercato mondiale. Un quarto dei visitatori in fiera arrivava dagli Stati Uniti e dall’Asia, dove la domanda di formaggi italiani cresce di anno in anno.