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Agosto debole per l’export neozelandese. Bene burro e Smp

Agosto è il mese dell’anno generalmente più debole per l’export neozelandese e anche quest’anno il trend è confermato, secondo il report Trade Data Monitor. Nel mese centrale dell’estate si è registrato un calo del 4,5% in milk equivalent rispetto allo stesso mese del 2022 che però, va segnalato, era stato insolitamente molto forte. Il burro e l’Smp segnano numeri positivi, mentre il Wmp è sceso drasticamente, rappresentando gran parte della contrazione mensile. Il cambiamento nel mix di prodotti dovuto al calo della domanda cinese di Wmp è stato molto redditizio per la Nuova Zelanda, con le esportazioni cumulative di Smp sulla buona strada per stabilire un nuovo record. L’export di Wmp è sceso per il secondo mese consecutivo (-29% nel confronto con i volumi eccezionali dell’agosto 2022) con meno spedizioni dirette verso tutte le principali destinazioni tranne Bangladesh e Sri Lanka. Da inizio anno, la solida domanda di Algeria e Sri Lanka ha più che compensato il calo nel sud-est asiatico, Bangladesh e Cina.

Le esportazioni di Smp, dopo un leggero calo a luglio, sono riprese (+71% ago.’23/ago.’22) con maggiori quantitativi di merce spediti in Cina, Sud-Est asiatico e Ue (Spagna). I flussi di formaggio sono aumentati del 19% ago.’23/ago.’22, grazie alla sostenuta domanda dell’Australia, la cui produzione interna si è contratta. Le maggiori spedizioni verso Cina, Australia e, in misura minore, Corea del Sud e Giappone hanno guidato, invece, il rialzo da inizio anno, compensando la domanda più debole da parte dei Paesi Mena. Le spedizioni di burro si sono riprese dopo il calo di luglio, +38% ago.’23/ago.’22, grazie soprattutto alla domanda cinese. Il quadro da inizio anno è molto positivo e mostra frecce verdi al rialzo su tutti i principali acquirenti ad eccezione dell’area Mena.