latte
trasformazione & dintorni

Produzioni di latte verso una spirale recessiva?

Dopo l’incremento delle produzioni di latte a livello mondiale nella prima fase del 2023, con aumenti nell’ordine dell’1,2% a gennaio e dell’1,1% ad aprile, nei mesi successivi si è registrato un rallentamento delle consegne, arrivato al +0,2% tendenziale di luglio, secondo l’analisi realizzata da Clal.it.

Simile la situazione dei principali player del latte. In Nuova Zelanda, dopo il boom produttivo iniziale, nel periodo giugno-agosto si è invertita la rotta a causa dell’eccessiva piovosità. La California, primo Stato degli Usa per volumi di latte prodotti, ha segnato una complessiva battuta d’arresto (-1,2% le consegne nei primi otto mesi del 2023); il Wisconsin tiene (+0,8%), ma la siccità e le elevate temperature nel corso dell’estate hanno pesato e potrebbero creare problemi anche per buona parte del 2024, in particolare a causa di El Niño, spiega sempre Clal.it. I prezzi del latte in picchiata, passati da 57,44 euro/100 kg di Ottobre 2022 a 34,69 euro/100 kg di luglio 2023, potrebbero innescare una spirale recessiva delle produzioni e questa potrebbe essere la scintilla per una ripresa dei prezzi a livello mondiale. E nell’Unione cosa sta accadendo? Anche l’Ue-27, secondo Clal, nei prossimi due o tre mesi dovrà fare i conti con una contrazione della produzione. I cui prodromi sono già visibili in queste settimane. Resta ai margini l’Italia dove il prezzo continua ad essere particolarmente elevato rispetto alla media europea e mondiale e dove il mercato sembra paralizzato, fra la vicenda Coldiretti-Lactalis e la paura di restare senza materia prima.

Ma le preoccupazioni, come spiega Clal.it, sono relative sopratutto alla domanda mondiale: seppure in minore spolvero rispetto agli anni d’oro della crescita cinese, si sta rianimando. E in UE 27 la diminuzione dei prezzi unitari all’export potrebbe aiutare negli scambi, con benefici anche per i formaggi italiani (Dop e non solo), ovviamente a patto che ci sia il latte per realizzare tutte le produzioni. “È bene che le catene di approvvigionamento analizzino i dati e individuino strategie efficaci per tutti i protagonisti del settore lattiero caseario, consumatore compreso. Serve equilibrio”, è l’auspicio di Angelo Rossi, fondatore di Clal.

One thought on “Produzioni di latte verso una spirale recessiva?

Comments are closed.