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Il Fiorino raddoppia la grotta di stagionatura dei pecorini

La grotta di stagionatura naturale de Il Fiorino raddoppia i suoi spazi per custodire i famosi pecorini del caseificio maremmano. Nei giorni scorsi a Roccalbegna, infatti, sono state inaugurate dai titolari, Angela Fiorini e Simone Sargentoni (foto), le nuove celle di maturazione di oltre 200 metri quadrati all’interno della storica grotta, ricavata nel cuore della roccia da Duilio Fiorini oltre 60 anni fa. Qui stagioneranno i pecorini Grotta del Fiorini, il Cacio di Caterina e la nuova linea “I divini sapori”: Cacio di Afrodite, Cacio di Giove e Cacio di Venere.

“Abbiamo scelto di ampliare la nostra grotta – afferma Angela Fiorini, alla guida del caseificio Il Fiorino insieme al marito Simone Sargentoni – purché la stagionatura naturale senza additivi né conservanti, insieme a un’arte casearia artigianale che ci tramandiamo dal 1957, contribuisce a racchiudere nei nostri pecorini il profumo e il gusto che solo un lungo affinamento in grotta a temperatura e areazione naturale può dare. Non è un caso, infatti, che i nostri formaggi più premiati al mondo stagionano tutti all’interno della nostra grotta: dalla Riserva del Fondatore al Cacio di Caterina fino al Grotta del Fiorini. Negli ultimi anni avevamo bisogno di ampliare le nostre celle per custodire la maturazione delle nostre novità, come il Cacio di Venere, il Cacio di Afrodite e il Cacio di Giove. Ognuno di questi pecorini, a suo modo, racconta un pezzo del nostro territorio dove vengono pensati, prodotti e stagionati prima di essere inviati in tutto il mondo”.

La grotta de Il Fiorino

Da oltre 60 anni, nel cuore della Grotta naturale della famiglia Fiorini vengono custoditi su assi di legno i pecorini più pregiati e dalla stagionatura più lunga. Ogni forma viene seguita, curata, periodicamente girata a mano e spazzolata dai casari de Il Fiorino per dare consistenza alla crosta e protezione alla pasta, senza nessun trattamento e additivo. La grotta naturale scavata nella roccia garantisce un particolare microclima che facilita lo sviluppo di muffe nobili. Anche in questo caso, la mano del casaro è fondamentale. Ogni pecorino prima di essere accolto nella grotta viene lavato con acqua e, in seguito, spazzolato a mano per sviluppare sapori, profumi e caratteristiche organolettiche che danno carattere e identità a ogni forma.