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Arla Foods: “Ci preoccupa se i consumatori non possono permettersi i nostri prodotti. Ma dobbiamo sopravvivere come azienda”

La preoccupazioni relativi a margini e listini non sono ovviamente un problema solo italiano e coinvolgono tutto il lattiero caseario europeo. Arla Foods ha ammesso che l’azienda lattiero casearia danese potrebbe essere costretta a mettere alla prova il limite di clienti e consumatori in tema di prezzo del latte. La cooperativa, rendendo noti i suoi risultati annuali per il 2022, ha spiegato che i ricavi sono aumentati del 23,2% su base annua, a 13,8 miliardi di euro (14,9 miliardi di dollari) con iniziative sui prezzi che hanno giocato un ruolo significativo. Per quanto riguarda il latte, il prezzo di Arla Foods è aumentato in media del 40,5% nel 2022. “Ci preoccupa se i consumatori non possono permettersi i nostri prodotti ma dobbiamo sopravvivere come azienda”, ha commentato il Cfo della cooperativa, Torben Dahl Nyholm.

L’utile netto, nel 2022, è stato di 382 milioni di euro, in aumento rispetto ai 346 milioni di euro dell’anno precedente. Arla ha spiegato, nel corso della presentazione dei risultati, che gli utili sono stati messi sotto pressione nei segmenti della vendita al dettaglio e della ristorazione, insieme agli elevati costi di produzione, da “margini senza precedenti sui prodotti industriali”. Nel 2022, inoltre, la crescita dei prodotti a marchio dell’azienda è stata rallentata a causa del “passaggio dei clienti a prodotti più economici e consumi inferiori. La significativa pressione al ribasso sul potere d’acquisto dei consumatori, in particolare in Europa e in Africa, ha portato i consumatori a passare a prodotti più economici e in generale a consumare meno prodotti lattiero caseari. Alla fine del 2022, la domanda di prodotti lattiero caseari in Europa era diminuita di circa il 5% rispetto allo stesso periodo del 2021“.

Il Ceo di Arla Foods, Peder Tuborgh ha aggiunto: “L’aumento del costo della vita ci ha colpito in tutto il mondo e ha colpito in particolare i nostri prodotti di marca; sebbene continuino a essere un importante creatore di valore per la nostra attività, i ricavi sono diminuiti del 3,2%”. Arla prevede che i suoi volumi di marca diminuiranno dal 3,5% all’1,5% quest’anno per poi ricominciare a crescere dal 2024 e che le entrate del 2023 saranno comprese tra 13,6 e 14,2 miliardi di euro.