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Latte: i conferenti Italatte rifiutano un semestrale da 57. Il 2023 parte con 60 centesimi a gennaio

Nella storia del prezzo de latte – e fino a sei mesi fa – rifiutare un contratto di lungo periodo a 57 centesimi sarebbe stato una follia. Di più: pura fantascienza. Ma oggi, anzi ieri, è accaduto proprio questo: i conferenti di Italatte (Lactalis) hanno respinto la proposta di un accordo di 57 cent al litro per tre mesi, estendibile fino a sei, che è stata vicinissimo alla firma, scegliendo di giocare d’azzardo con 60 centesimi per un solo mese, quello di gennaio. Tutto è cambiato nel giro di pochi minuti; al tavolo delle trattative fra Italatte e i rappresentanti dei conferenti, quasi tutti erano pronti ad accettare un contratto che appariva positivo rispetto a quello che il mercato sta cominciando a mostrare. Ma, così dicono i soliti bene informati, Coldiretti si sarebbe messa di traverso facendo saltare l’accordo. E chiedendo 60 centesimi per i primi due mesi del 2023. Dopo un lungo braccio di ferro si è giunti alla firma dei 60 centesimi per il solo mese di gennaio. Va detto, per dovere di cronaca, che il nuovo anno dovrebbe aprirsi con un aumento del latte assorbito dalla trasformazione di Grana Padano visto che il Consorzio sta mettendo in vendita nuove quote produttive pari all’1,5%. Ma ciò non toglie che la mossa potrebbe essere azzardata poiché significa restare in totale balia di un mercato difficilissimo da prevedere ma che sembra aver imboccato la strada del ribasso o comunque di un ridimensionamento di prezzi. Se è vero che c’è sempre una flessione, in questo periodo dell’anno, in questo le cifre, i consumi e l’andamento della domanda sul mercato trade sembrano piuttosto aprire una fase nuova dopo l’esplosione dei prezzi cui si è assistito negli ultimi mesi. D’altronde ieri il retail lo ha detto chiaro per bocca di Marco Pedroni, presidente di Adm: i consumi sono in decisa flessione, nelle ultime settimane, così come il carrello della spesa. Segno che il mercato al consumo pare arrivato al limiti della capacità di assorbimento. Cosa potrà cambiare?

Come per tutti gli azzardi, c’è la possibilità per chi ha giocato di vincere. Ma anche quella di farsi male. Meglio la stabilità o meglio l’azzardo? Se ne riparla a febbraio, in un nuovo scenario e, forse, un (altro) nuovo mondo. Quello che pare invece semplice da prevedere è la prossima mossa di Granarolo: difficile per la cooperativa, dopo un anno di campagna acquisti fra le stalle, offrire meno del suo eterno rivale. Ma certo il 2022 ci ha abituato ai colpi di scena. Quindi, stiamo a vedere.

One thought on “Latte: i conferenti Italatte rifiutano un semestrale da 57. Il 2023 parte con 60 centesimi a gennaio

  1. Per calare c e’ sempre tempo,i costi cmq nn permettono altroché tenere duro ,penso che la produzione calerà nn per effetto dei costi ma per la mancanza di manodopera

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