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Addio Mipaaf: il ministero si chiamerà Masaf

Sarà Masaf, cioè ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare, e forestale la nuova denominazione, che prende il posto del vecchio Mipaaf.

Ad annunciarlo, alla sua prima uscita pubblica, è il ministro Francesco Lollobrigida (foto), che spiega: “Il decreto per la nuova denominazione non sarà nel prossimo Cdm ma in quello successivo”. La speranza è che il Masaf si ricordi anche di prorogare la validità delle confezioni che riportano la dicitura Mipaaf, almeno fino allo smaltimento dei pack, per non gravare con questa decisione sulle casse delle aziende. Nel corso dell’evento, inoltre, il neo ministro ha spiegato, in merito al voto contrario dell’Italia, insieme ad altri nove Paesi, al Piano di promozione 2023, che  “in Europa siamo andati a dire che non permettiamo di aggredire i nostri prodotti. Abbiamo votato contro una proposta che aggrediva un pezzo della nostra economia agricola. Questo settore è una centralità e lavoreremo in Europa, insieme alle altre nazioni, per valorizzare quella che è una ricchezza fondamentale per l’Italia”.

Il titolare del Masaf ha poi affrontato la questione Nutriscore: “Non è un rischio passato, ma c’è un’aggressione. Noi consideriamo che al centro dell’economia ci sia il popolo che deve avere il diritto di una capacità di produzione che sia rispettosa del mondo del lavoro, dell’ambiente, della qualità del cibo e su questo verterà la strategia del nostro ministero e speriamo di farlo insieme a tante altre nazioni che hanno la nostra necessità. Non ci arrendiamo all’idea che le bistecche si producano in laboratorio e non nelle nostre splendide campagne”. Il neo ministro, infine, ha tenuto a sottolineare che “fortunatamente il Governo è molto coeso e molto compatto e lavorerà insieme, senza la conflittualità tipica delle correnti e delle forze politiche che spesso hanno impedito di sviluppare una strategia in nome del protezionismo di alcuni ambiti di potere o peggio delle clientele”.