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Latterie Vicentine: “rinunciamo solo all’Uht per salvaguardare il latte fresco”

In merito alla decisione di Latterie Vicentine, che dal mese di ottobre ha sospeso la produzione del latte Uht, referenza che già in passato registrava una scarsa marginalità, arrivano le precisazioni della cooperativa. “Ci troviamo in mezzo a una tempesta perfetta. Il caro energia, la guerra in Ucraina e la siccità estiva – che hanno determinato un calo dei raccolti – hanno contribuito a notevoli aumenti dei costi sia in stalla sia nei nostri stabilimenti produttivi”, spiega Piero Cerato, direttore generale di Latterie Vicentine. Di conseguenza, per garantire il servizio del latte fresco e dell’intero comparto dei freschissimi, è stata eliminato un unico prodotto, evitando così il “rimbalzo” dei rincari sui consumatori. “Gli incrementi dei costi della materia prima e di conseguenza il calo della ricezione del latte ci hanno costretto a rinunciare alla produzione di una delle nostre referenze, il latte Uht. Una scelta dolorosa ma pensata per salvaguardare la fornitura del resto della nostra gamma di prodotti e garantire il principale servizio al consumatore del nostro territorio”.

“Ricordiamoci – continua Cerato – che il nostro principale dovere è valorizzare il latte dei soci e rendere sempre più sostenibile l’economia delle aziende agricole associate, pertanto anche le scelte aziendali devono perseguire sempre questa linea. Inoltre il nostro interesse è quello di garantire al massimo la produzione, le consegne e i servizi dei nostri prodotti”. 

La cooperativa vicentina raccoglie ogni anno oltre 1.125.000 HL di latte di cui l’11% è destinato alla linea freschi (di cui solo il 3% è riferito al latte Uht) mentre il restante 89% alla produzione di formaggi, tra cui le dop Asiago e Grana Padano oltre a quelli premium come il Brenta Selezione Oro. “Ci tengo a precisare – sottolinea il presidente Alessandro Mocellin – che prima di tutto siamo il polo produttivo più grande di Asiago Dop, la cui produzione si conferma ancor oggi il nostro core business con un fatturato di circa 30 milioni di euro.”

“Il nostro cavallo di battaglia è da sempre il formaggio Asiago Dop – spiega Mocellin – negli ultimi anni abbiamo voluto anche investire in progetti dedicati a formaggi esclusivi e di nicchia per valorizzare il latte dei soci e per distinguerci nel mercato come con l’Asiago Fresco 7 Malghe e l’Oro di Malga prodotti con il latte raccolto nelle malghe e la nuova punta di diamante, il Brenta Selezione Oro, che ci sta dando tante soddisfazioni.”

“Speriamo – conclude Cerato – che nei primi mesi del 2023 la situazione si evolva in positivo e ci permetta anche di ripristinare la referenza dell’Uht”. E quanto al futuro, Cerato rassicura ulteriormente soci e clienti: “Latterie Vicentine si è dotata di un piano industriale per i prossimi tre anni, aderendo ad un progetto di filiera del Pnrr, che prevede importanti in vestimenti per proiettare la cooperativa in un futuro più prospero. Di certo non ci fermeremo di fronte alle difficoltà del momento”.