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Carenza di latte: Latterie Vicentine sospende l’Uht. Latte Trento ferma il Trentingrana

Cominciano a farsi pesantemente sentire le conseguenze della carenza di latte in Italia, dove la produzione nei primi otto mesi 2022 è scesa dello 0,8%. E non solo sul prezzo. Se le quotazioni hanno raggiunto e superato i 60 centesimi – al Sud Italia si è arrivati oltre i 65 – anche sul fronte della produzione la situazione inizia a farsi preoccupante. Anche perché, per fortuna, il mercato continua a tirare e la domanda di prodotti lattiero caseari made in Italy è sempre sostenuta, soprattutto all’estero. E i segnali della carenza di latte cominciano a farsi marcati. Nei giorni scorsi Latterie Vicentine ha inviato una lettera ai propri fornitori annunciando la sospensione del confezionamento di latte Uht per i restanti mesi del 2022. “Il calo sensibile dei quantitativi di latte fornito dalle nostre aziende agricole ci induce nostro malgrado a rivedere le produzioni“, scrive la cooperativa vicentina nella missiva. “Con grande dispiacere, ma senza alternative, si è deciso di sospendere il confezionamento di Uht fine alla fine dell’anno in corso. Solo con l’inizio del 2023, in base ai quantitativi di latte disponibili, valuteremo se ripristinare tali referenze”.

Qualche giorni fa una notizia simile è arrivata dalla Latte Trento. Dove, a causa della chiusura di 18 stalle, con conseguente diminuzione del 15% della consegna latte, si è deciso di sospendere definitivamente la produzione di Trentingrana per mancanza di materia prima. “Con la chiusura di 18 stalle, e quella prossima di altre due in arrivo, non abbiamo più materia prima, ci manca oltre il 15% di latte e di conseguenza abbiamo sospeso oltre che la produzione di Trentingrana anche la vendita di latte fresco alimentare“, spiega il presidente della cooperativa, Sergio Paoli. “Quest’ultimo è in assoluto il prodotto più energivoro di tutti per cui è impossibile da produrre, i consumi di energia cominciano nella stalla con la mungitura, la conservazione in cella frigo, i trasporti la lavorazione, i materiali necessari e i cartoni”. La carenza di latte è legata a molti fattori, in primis gli aumenti di energia e costi di trasformazione. “I risultati sono davanti ai nostri occhi: chiudono le stalle, con la conseguenza che viene a mancare la materia prima, di conseguenza abbiamo chiuso tutte e due le linee di produzione del Trentingrana, sia quella della sede centrale di Trento che quella del caseificio di Pinzolo, chiuso completamente“, conclude Paoli.