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Export dairy, primo trimestre con valori in crescita. Ma c’è l’incognita dati

L’analisi Clal dei dati Eurostat evidenzia, per l’export dairy, la crescita dei valori unitari dei prodotti, trascinata da un mercato particolarmente positivo in tutto il continente europeo, grazie a una domanda di latte più elevata rispetto alla disponibilità di materia prima che consente all’Unione europea di toccare il +16,3% in valore nel primo trimestre 2022 rispetto a Gennaio – Marzo 2021, benché l’export complessivo dei prodotti lattiero caseari made in Eu sia diminuito in quantità (-5,5% tendenziale).

La crescita dei prezzi è stata particolarmente marcata per il Burro (+32,1%), il Latte per l’Infanzia (+17,2%), i Formaggi Freschi (+20,9%), i Formaggi Grattugiati o in Polvere (+29,5%), la Polvere di Siero (+20,5%) e le Wpi (Proteine isolate di siero), che, seppure con numeri ancora molto ridotti, hanno visto crescere l’export del +44,2% in quantità e del +175,5% in valore. Volano, fra gennaio e marzo 2022, le esportazioni Extra Ue-27 di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+12,7% in volume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), tanto che si collocano sulle stesse quantità del primo trimestre 2020. Anche per la Mozzarella è un momento felice: si avvicina a quota 50mila tonnellate esportate, in crescita tendenziale del +7,3% fra Gennaio e Marzo 2022. Sui dati, però, c’è un’incognita: diverse associazioni di categoria, fra cui Assolatte, hanno segnalato a Istat delle significative discrepanze circa i volumi effettivamente venduti nei primi mesi del 2022; tra questi, anche alcuni formaggi, Dop e non. Il caso non sembra generalizzato perché per alcuni formaggi i dati paiono coincidere con le uscite dai caseifici ma Istat ha confermato problemi relativi ai codici Eurostat e starebbe lavorando a una rettifica dei numeri.

In ogni caso, dovrebbe essere significativo il contributo del made in Italy sul dato complessivamente positivo dell’export di formaggi dall’Unione europea. Secondo le ultime rilevazioni analizzate da Clal.it, i volumi venduti al di fuori dei confini comunitari sarebbero aumentati dell’1,9% rispetto al periodo Gennaio-Marzo 2021. Ed è grazie alle buone performance di Formaggi ad alto valore aggiunto che è stato possibile, per il settore Dairy Ue-27, incrementare il prezzo mensile in equivalente latte dei prodotti esportati, che raggiunge il valore di 55,21 euro per 100 chilogrammi.