I Quaderni di White debuttano con la sostenibilità. Sfoglia il primo numero del nuovo magazine B2B
Caro lettore,
quello che puoi sfogliare anche in edizione digitale, qui sotto, è il primo numero de I Quaderni di White, una nuova pubblicazione realizzata dalla nostra casa editrice, Nelson Srl, che affianca il web magazine B2B insiderdairy.com e la newsletter settimanale White, completando la nostra offerta editoriale per il settore lattiero caseario.
I Quaderni di White hanno un obiettivo preciso: offrire uno strumento tematico con un taglio culturale e di approfondimento sui temi specifici del mercato dairy a beneficio di tutta la catena del valore, in particolare dei buyer di Gd e Do. Una bussola nel mare bianco di uno dei più affascinanti e complessi mondi del settore alimentare, ricco di storia e di storie, ma soprattutto di prodotti che trasformano un liquido in solidi dalle mille forme, stagionature e personalità.
Per questo, il cuore della pubblicazione è la Collection, una passerella glamour per i veri campioni del settore: i prodotti e le loro storie. Questa prima edizione de I Quaderni di White è dedicata a un argomento di cui tanto si parla e di cui poco si conosce davvero: la sostenibilità nel settore lattiero caseario. Tema che richiede coraggio, visione e impegno. Ma anche informazioni chiare e corrette. Nel primo numero de I Quaderni di White, in distribuzione postale proprio in questi giorni, troverete un agile dossier sull’argomento, il punto di vista e i numeri del retail, le attività di alcuni consorzi di tutela e il racconto dell’interpretazione di tre aziende, diverse per dimensioni, mercati, prodotti.
Siamo convinti che le parole siano uno strumento essenziale: il tema della narrazione, oggi, è centrale, nella comunicazione d’impresa. I consumatori, e i compratori, non sono più soltanto alla ricerca di prodotti, ma di storie autentiche, patrimoni narrativi, identità nelle quali riconoscersi.
Persone, parole, relazioni. È questa la nuova equazione del business ed è questa la strada da percorrere, facendo tesoro del cambiamento nei paradigmi comunicativi che sempre più passeranno dal digitale e richiederanno competenza, capacità di racconto e investimenti, per catturare l’attenzione in un mare sempre più affollato.
