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Nuova Zelanda, export in diminuzione verso la Cina. In Giappone continua a crescere l’import di formaggio (+4%)

Nuova Zelanda condizionata dai lockdown in Cina, sul fronte export, e Giappone che conferma, con dati ancora in crescita, il trend positivo delle importazioni di formaggio, in primis dalla Ue. E’ quanto emerge dall’analisi di Assocaseari del report Trade Data Monitor.

Nuova Zelanda: pesano i lockdown in Cina, sopratutto per il Wmp

Le esportazioni totali della Nuova Zelanda verso il suo principale mercato, la Cina, sono diminuite quasi del 15% nel primo trimestre, a volume, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che però aveva registrato quantitativi molto elevati. Questo è più evidente per il Wmp, -16% genn-mar’22/genn-mar’21, mentre per l’Smp l’aumento dell’export verso Indonesia, Tailandia e Malesia ha compensato il calo verso la Cina (rispettivamente +58%, +117% e +85% genn-mar’22/genn-mar’21) portando le spedizioni totali a +16% genn-mar’22/genn-mar’21. Anche il siero e il burro hanno registrato aumenti, rispettivamente +27% e +9% genn-mar’22/genn-mar’21. I lockdown che stanno interessando le principali città cinesi influenzano la domanda, in particolare nel segmento dell’Horeca. Nonostante i volumi inferiori di alcuni prodotti, il valore delle esportazioni neozelandesi è aumentato del 30% mar.’22/mar.’21, grazie all’aumento dei prezzi a livello mondiale. Le importazioni di siero sono diminuite del 54% genn-mar’22/genn-mar’21 a causa di un calo della merce proveniente da Ue e Regno Unito. Per quanto riguarda le importazioni di lattosio, gli Stati Uniti hanno superato la Ue, diventando i principali fornitori.

Giappone: import formaggi a +4%

Le importazioni di formaggio in Giappone, nel mese di marzo, hanno registrato la più alta crescita su base mensile dallo scorso ottobre: +4% mar.’22/mar.’21, continuando il trend positivo. La Ue è il primo fornitore, seguita da Australia e Nuova Zelanda. Al contrario, le importazioni di Smp sono calate del 12% mar.’22/mar.’21, facendo così di marzo 2022 il mese più più debole mai registrato.