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Savencia: lascia il ceo Jean-Paul Torris. Al suo posto arriva Olivier Delamea

Savencia Fromage & Dairy prepara il cambio ai vertici. Jean-Paul Torris, da 30 anni in azienda, andrà in pensione dopo l’estate, lasciando l’incarico nelle mani di Olivier Delamea, dirigente del gruppo agroalimentare francese Avril ed ex manager di Danone, che succederà a Torris il 1° settembre.

Torris, amministratore delegato dell’azienda familiare francese dal 2016, e da 30 anni in Savencia, affiancherà Delamea durante un periodo di transizione dal 4 aprile, quando entrerà a far parte dell’azienda. “Continueremo a sviluppare un portafoglio di prodotti di alta qualità e marchi forti e unici e a difendere una visione positiva del cibo che unisce piacere e salute. La missione e i valori del Gruppo Savencia sono risorse importanti in un ambiente in cui il nostro settore ha bisogno di affrontare le sfide della transizione alimentare, agricola e ambientale”, ha anticipato Delamea. Mentre riguardo alla nomina, il presidente Alex Bongrain ha dichiarato: “Siamo convinti che Delamea sarà in grado di guidare e motivare i team del Gruppo per perseguire, con loro, la nostra crescita sostenibile e rafforzare la nostra posizione di attore leader nel settore lattiero caseario. Desidero ringraziare Jean-Paul Torris per il suo straordinario contributo allo sviluppo del Gruppo e per il suo supporto a Olivier Delamea nel suo nuovo ruolo”.

Quotata alla borsa Euronext di Parigi, Savencia è un’azienda con un fatturato di 5,6 miliardi di euro, secondo produttore di formaggi a capitale privato, in Francia, dietro a Lactalis. Possiede marchi celebri come Caprice des Dieux, Saint Albray, Le Rustique e Saint Agur. Il fatturato è cresciuto dell’8,7% nei 12 mesi fino al 31 dicembre 2021.

Quanto all’attuale fase di mercato, proprio nei primi giorni di marzo, Savencia ha affermato che il conflitto in Ucraina “alimenterà in modo significativo le pressioni inflazionistiche”. L’azienda opera in Russia e Ucraina. L’8 marzo, il gruppo ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che avrebbe “continuato le attività di raccolta del latte, produzione e distribuzione di formaggio” in Russia. Savencia, spiegando la propria scelta, ha descritto queste operazioni come “parte delle attività essenziali destinate a sfamare la popolazione”.