Dopo le polemiche scatenate sui social dallo spot del Parmigiano Reggiano dedicato al casaro ‘Renatino’ – che “lavora 365 giorni all’anno” – arrivano le precisazioni del Consorzio. In primis quelle di Carlo Mangini, responsabile marketing e sviluppo commerciale dell’ente di tutela, sulla sua pagina LinkedIn, dove ha pubblicato un lungo messaggio sull’argomento, che riportiamo integralmente.

“Si è acceso un dibattito in rete su uno degli spot della nostra nuova campagna. La comunicazione lanciata nel 2021 dal Consorzio del Parmigiano Reggiano ha adottato una nuova strategia: affidare ad una penna narrativa cinematografica la storia che potesse rappresentare i valori della sua filiera.

Paolo Genovese ha firmato ‘Gli Amigos‘ raccontando con maestria, e con stile metaforico tipico di un team di sceneggiatori di cinema, una breve commedia che omaggia tutte le 50mila persone che lavorano e vivono grazie alla produzione del nostro prodotto, rispettando una ricetta di quasi mille anni e impegnandosi con fierezza ogni giorno in una filiera che non interrompe mai il suo ciclo produttivo.

Il nostro è infatti un prodotto che viene realizzato ogni giorno, 365 giorni all’anno, per seguire il ciclo inarrestabile della natura. Uno dei valori fondanti della produzione del Parmigiano Reggiano è la salvaguardia della comunità e il benessere di chi opera in questa filiera quindi i diritti dei lavoratori sono assolutamente garantiti secondo le normative vigenti e senza eccezione alcuna.

Dal mediometraggio realizzato è stata estratta una serie di sei puntate e sei spot, che sequenziano con il tradizionale taglio dei 30” i valori del nostro Parmigiano Reggiano.

Nella quarta puntata, e nel quarto spot, Renato, interpretato da un nostro casaro, intende proprio esprimere l’ininterrotto lavoro, artigianale, e quindi umano e manuale, richiesto per produrre il nostro formaggio. Lo fa con una evidente licenza narrativa, che trova nella passione con la quale si esprime i sentimenti di ammirazione dei giovani ragazzi.

In particolare, l’espressione ‘lavorare 365 giorni l’anno’ è un modo di dire utilizzato nel nostro lessico ed ha da sempre l’eccezione di dedicarsi completamente al lavoro che si ama ( come dire ‘lavorare 24 ore al giorno’ o ‘giorno e notte’).

Abbiamo seguito con grande attenzione tutto il dibattito che ha alimentato i topics della rete, con lo stesso interesse e rispetto con il quale seguiamo i contenuti espressi dalla grandissima comunità che in essa si esprime.

Il nostro prodotto è inclusivo, gestiamo un patrimonio reputazionale che è merito di coloro che lo producono da quasi mille anni e ne sentiamo l’enorme responsabilità.

Per questo ci dispiace se la volontà di sottolineare la passione dei nostri casari è stata letta con un messaggio differente, che non abbiamo avuto la sensibilità di rilevare e che, grazie al dibattito accesosi in rete, raccogliamo con grande rispetto.

Questa la ragione che ci conduce modificare lievemente la pianificazione della campagna, potendo intervenire sul quarto spot apportando alcune modifiche che accoglieranno quanto emerso.

Ogni giorno, 365 giorni l’anno, trasformiamo il nostro latte nel più apprezzato formaggio del mondo e lo continueremo a fare con sempre maggiore sensibilità nei confronti di coloro che lo consumano nel mondo”.