Cina: importazioni in calo nel mese di ottobre. Formaggi a -5%
Le importazioni della Cina, nel mese di ottobre, hanno registrato trend diversi a seconda dei prodotti, ma sono state molto più deboli di quelle dello stesso mese 2020, rispetto a quelli precedenti (es. a sett.’21/sett.20), secondo l’analisi dei dati Trade Data Monitor realizzata da Assocaseari. Le importazioni di Wmp sono diminuite per la prima volta da febbraio 2021, facendo segnare un -11% nel confronto con ottobre 2020, probabilmente a causa della minore disponibilità della Nuova Zelanda, ma ciò non influisce sulla performance record complessiva di quest’anno in Cina, che ha visto una crescita pari al +38% nei primi dieci mesi dell’anno, in rapporto allo stesso periodo 2020. L’import di Smp, invece, aumenta ancora e segna +28% ott.’21/ott.’20, con il 45% dei volumi proveniente dalla Ue (+58% ott.’21/ott.’20). Le importazioni di siero continuano a indebolirsi, anche se nel 2020 è stato raggiunto il massimo storico. Il calo colpisce principalmente i fornitori europei, mentre gli Stati Uniti rimangono stabili.
Anche l’import di formaggio in Cina è calato del -5% rispetto a ottobre 2020, ma i volumi per i primi dieci mesi dell’anno restano buoni: +38% genn-ott’21/genn-ott’20, dei quali il 23% è di origine Ue. Le importazioni di burro continuano a crescere e potrebbero raggiungere quasi le 100mila tonnellate entro la fine dell’anno. Il 75% del prodotto proviene dalla Nuova Zelanda, la parte restante è quasi completamente di origine Ue. L’import di butteroil è calato del 47% ott.’21/ott.’20 ma è cresciuto del 20% se si considera il periodo gennaio-ottobre 2021 rispetto al 2021.
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