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Mercato trade: latte stabile a 0,40 euro, in Italia. Ma la domanda è bassa in tutta Europa

Questa settimana più di qualche caseificio vende il latte; malgrado questo e la non entusiasmante domanda, lo 0,40 euro/kg franco partenza è ormai un prezzo assodato e qualcuno riesce a vendere anche a 0,42 euro/kg, secondo l’analisi del mercato trade di Assocaseari. Latte scremato tra 0,22 e 0,23 €/kg e la crema nazionale di qualità a bollettino, in pochi casi bollettino+. Sui mercati esteri, invece, è stata una settimana down, con latte crudo offerto a 0,40 euro/kg consegnato, panna che martedì mattina era offerta a 2,02 euro/kg e nel pomeriggio già a 2,00 euro/kg, da mercoledì a 1,95 euro/kg e anche meno. Latte scremato offerto a 0,24 euro/kg consegnato. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 euro/Ton. Anche all’estero, però, la domanda langue, con operatori tedeschi, francesi e olandesi che chiamano per vedere se, almeno in Italia, si ha bisogno di qualcosa.

Burro, bollettini in fermento. Ma il mercato trade è piatto

Al contrario di settimana scorsa, questo giro i bollettini del burro sono alquanto vivaci, anche se ancora ribassisti. La Germania sembra che abbia addirittura voglia di scherzare, ribassando di 0,05 euro il minimo, oggi 3,80 euro/kg, e la bellezza di 0,01 euro il massimo, 3,94 euro/kg, media tedesca 3,87 euro/kg. L’Olanda diminuisce di 0,07 euro e si porta a 3,85 euro/kg. Incredibile ribasso della Francia, ben 0,19 euro, che si porta a 4,15 euro/kg, quotazione comunque non realistica. La media a due questa settimana è di 3,885 euro/kg, mentre tenendo conto della Francia la media a tre sale a 3,973 euro/kg.

Anche in questo caso, mercati piatti e senza domanda. Sicuramente un po’ è dovuto alle temperature, ma l’altro fattore di disturbo è che siamo a quotazioni storicamente abbastanza elevate e sebbene questo particolare momento che stiamo vivendo con il passato non possa essere molto confrontato, viene comunque naturale la poca voglia di coprirsi sul lungo, a questi prezzi. Qualcuno sostiene che vi sia maggior offerta verso l’Italia da parte dei Paesi dell’Est Europa, che solitamente trovano sbocco per i loro prodotti in Germania, ma anche quest’ultima sembra essere alla finestra in attesa di tempi più chiari.

Polveri stabili o in calo

Quanto detto per il burro, vale anche per il latte in polvere. Latte scremato per uso alimentare cala in Olanda e in Francia e resta invariato in Germania, dove invece cala quello per uso zootecnico, Olanda e Francia invece invariato. Latte intero invariato Francia, calato in Germania e Olanda. Il mercato continua comunque ad essere indeciso perché è possibile trattare nella stessa settimana un prodotto quasi equivalente da una latteria a 150 euro/Ton di differenza dall’altra a causa di diverse visioni del mercato. Siero zootecnico in calo sia in Germania che Olanda, invariato in Francia. Invariato anche l’alimentare sul bollettino tedesco.

Formaggi: bollettini positivi per Pecorino Romano e Grana Padano giovane

Sui bollettini nazionali dei formaggi di questa settimana, in aumento le quotazioni del Pecorino Romano a Milano e quelle del Grana Padano meno stagionato a Verona. Quotazioni medie Ue in aumento per l’Emmentaler a 4,89 euro/kg, stabili per l’Edamer a 3,29 euro/kg e il Cheddar a 3,14 euro/kg, in calo per il Gouda a 3,26 euro/kg.

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