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Mercato trade: calano prezzi e produzioni. Cresce ancora il crudo in Italia. Via alle vendite di latte?

Il caldo persiste e le produzioni calano, così come i prezzi di molti prodotti. Secondo l’analisi di Assocaseari del mercato trade, questa settimana, in Italia, il latte crudo è aumentato ancora un po’ rispetto alla precedente e viene scambiato tra 0,40 e 0,415 euro/Kg franco partenza. Finalmente anche il latte scremato recupera qualcosa e viene trattato intorno a 0,21 euro/Kg. Vi sarà più di qualche produttore che, vedendo il 4 davanti al prezzo del latte, penserà di vendere anziché fare formaggio; del resto è anche la stagione in cui questo succede sovente. Riuscirà la domanda a essere abbastanza forte da impedire che un’ulteriore offerta indebolisca il mercato? Al contrario di quello che succede all’estero, la crema nazionale di qualità viene scambiata fino a bollettino +0,04 euro/kg. Sui mercati esteri, il latte crudo viene offerto anche a 0,42 euro/Kg ma si chiude poi a 0,40 euro/kg reso Nord Italia. Il latte scremato è trattato intorno a 0,22 euro/Kg, la crema, al contrario, ribassa e viene offerta a 2,02 euro/Kg, anche a 2,04 euro/Kg a inizio settimana, ma poi viene trattata a 2,00 euro/kg. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 euro/Ton.

Burro: mercato trade ribassista. Ma la Francia conferma 4,34 euro al chilo

Se non fosse per la Francia, si vedrebbero solo frecce rosse nel burro, con Kempten che diminuisce di 0,08 euro il minimo, oggi 3,85 euro/kg, e di 0,05 euro il massimo, 3,95 euro/kg, media tedesca 3,90 euro/kg. Anche l’Olanda diminuisce di 0,08 euro e si porta a 3,92 euro/kg. La Francia non si capisce come, conferma il 4,34 euro/kg. Sorge il dubbio che questo sia il prezzo che sognano perché, ad oggi, non ci sarebbe nessun motivo per prenderlo neanche in considerazione. La media a due questa settimana è di 3,91 euro/Kg, mentre tenendo conto della Francia la media a tre vola a 4,063 euro/Kg. La sensazione è che nessuno venda e nessuno comperi, del resto le vendite di burro con questo caldo languono. I prezzi della Gdo tedesca per i mesi di luglio e agosto saranno intorno a 4,08 euro/kg, di poco inferiore a quelli di giugno.

Polveri: bollettini in ribasso, mercato incerto

Tragici i bollettini del latte in polvere dove nemmeno la Francia fa eccezione e ha una freccia rossa. L’unico indeciso è il latte intero in polvere che resta invariato in Germania e Olanda ma aumenta in Francia. Prezzi medi dell’intero comunque allineati. Continua ad esserci grossissima differenza tra commercianti e produttori, dove il delta arriva ad essere superiore a 200 euro/Ton. Vi è inoltre un ulteriore delta tra le consegne a breve e quelle invece sugli ultimi mesi dell’anno. Sul breve la maggior parte dei clienti è coperta, quindi poche possibilità di vendere, mentre sul lungo sono molti i clienti che ancora devono acquistare. Sul futuro regna comunque l’incertezza totale soprattutto su una visione globale del mercato trade: da un lato gli Stati Uniti hanno grosse riserve di latte in polvere che però non accennano a muovere, dall’altro la Cina che invece muove parte delle sue riserve non di latte per calmierare i mercati di taluni prodotti di cui hanno ingenti scorte. Per una volta, stranamente, l’unico prodotto su cui sono tutti d’accordo è il siero che viene ribassato in tutti e tre i bollettini che prendiamo in considerazione.

Stabili i bollettini italiani dei formaggi

Le quotazioni dei formaggi sui bollettini nazionali di questa settimana sono rimaste invariate. Quotazioni medie Ue in aumento per il Cheddar a 3,14 euro/Kg, stabili per l’Edamer a 3,29 euro/Kg e in calo per il Gouda a 3,27 euro/kg e l’Emmentaler a 4,80 euro/kg.

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