Mercato trade: in Germania crescono i prezzi del latte crudo. La stagione della griglia spinge anche il burro
Una settimana tutto sommato tranquilla, sul mercato trade nazionale, con prezzi che non fanno follie. Si registra forse, secondo l’analisi degli esperti di Assocaseari, un leggero aumento del latte crudo, che comunque oscilla tra 0,375 e 0,38 euro/Kg franco partenza. Crema nazionale di qualità con un inizio settimana un po’ più allegro e prezzi intorno a bollettino+. Un entusiasmo che però è andato scemando negli ultimi giorni della settimana, con offerte a 2,00 euro/Kg franco partenza. Poca o nulla l’offerta di latte scremato ma altrettanto poca o nulla la domanda. All’estero, invece, si registra l’aumento dei prezzi del latte crudo in Germania, che si portano a 0,40-0,41 euro/Kg, poi trattato a 0,39 euro/Kg franco arrivo Nord Italia. La crema invece ha avuto una settimana con andamento opposto a quella nazionale, partita con offerte a 1,92-1,93 euro/Kg e poi diventate 1,98 euro/Kg giovedì mattina e addirittura a 2,00 euro/Kg giovedì sera e venerdì. All’estero, come in Italia, latte scremato a prezzi fondamentalmente invariati; basse sia l’offerta che la domanda. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 euro/Ton.
Burro: bassa la domanda, sul mercato trade. Tranne in Germania
I bollettini del burro seguono l’andamento di settimana scorsa, con un ribasso dell’Olanda di 0,10 euro, che si porta a 4,00 euro/Kg, e una diminuzione della Germania di 0,07 euro sia sul minimo che sul massimo, rispettivamente a 3,93 euro/Kg e 4,00 euro/Kg. Stabile le Francia, a 4,34 euro/Kg. Da questa settimana, l’analisi di Assocaseari offre due diverse medie: quella a tre, includendo la Francia, e quella a due lasciandola sui picchi delle Alpi. Se la media a tre è di 4,102 euro/Kg, quella a due è di 3,983 euro/Kg. Inutile dire che gli 0,34 euro/Kg in più rispetto alla quotazione olandese, e gli 0,375 euro/Kg rispetto alla media di Kempten, si fanno sentire. Sul mercato trade sembra essere poca la domanda, con gran parte dei trasformatori coperti per i prossimi due mesi e quelli non coperti che stanno alla finestra sperando in condizioni di mercato un po’ più favorevoli. Chi continua imperterrito ad usare burro è quasi solo la Germania che, approfittando del caldo, griglia qualunque cosa che poi aromatizza con burro, alle erbe o senza. Offerte a 3,85 euro/kg per la merce polacca e anche qualche offerta di burro tedesco a prezzi non molto più alti.
Polveri: bollettini al ribasso, mercato stabile
Sui listini del latte in polvere scremato, alimentare e zootecnico c’è poco da dire poiché ribassano in tutti e tre i Paesi, restando con medie abbastanza simili. Sull’intero, invece, quelli di Germania e Francia restano invariati, in aumento invece l’Olanda che resta comunque a livelli notevolmente più bassi rispetto ai primi due. Sul mercato reale, non vi sono cambiamenti degni di nota rispetto a settimana scorsa così come non vi sono cambiamenti degni di nota tra i venditori esosi e quelli un po’ più con i piedi per terra, comunque con un prezzo medio intorno a 2.700 euro/Ton arrivo Nord Italia. Anche per il mercato del latte in polvere vale quanto detto per il burro: copertura per un massimo di due mesi per qualche utilizzatore e di altri alla finestra visto che anche le quotazioni del latte in polvere, come quelle del burro, sono mediamente elevate. Bollettini del siero fondamentalmente stabili se non per un leggero ribasso per l’uso alimentare in Germania.
Formaggi: sale il Parmigiano stagionato, a Modena
I bollettini nazionali dei formaggi, questa settimana, hanno registrato solamente un aumento delle voci del Parmigiano Reggiano più stagionato a Modena. Quotazioni medie Ue in aumento per il Cheddar a 3,13 euro/kg, stabili per l’Emmentaler a 4,82 euro/kg, il Gouda a 3,29 euro/kg e l’Edamer a 3,26 euro/kg.
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