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La Cina non è poi così vicina

Le voci intorno ad Arborea portano ancora una volta in primo piano anche il tema della presenza delle aziende italiane sul mercato cinese. Dimostrando, ancora una volta, che la Cina non è poi così vicina come si titola quasi sempre. Le aziende italiane che lavorano lì, fanno fatica. Talvolta, se le danno anche di santa ragione. Perché, se è vero che quello cinese è un mercato enorme, sempre più importante e sempre più aperto a ciò che arriva dal vecchio continente e anche dal nostro Paese, altrettanto vero che non è un posto facile dove lavorare. A cominciare dalle leggi, dalla necessità di avere controparti locali con rapporti non sempre facili da decifrare, e dall’ingombrante presenza del governo.

Qualcuno finisce per restarci invischiato. E perdere soldi, laggiù, è davvero molto facile. E allora, che fare?
Intanto, vale sempre la pena analizzare bene i propri obiettivi. Se c’è ancora una prateria da cavalcare davanti a noi, magari in paesi più facili o vicini, meglio concentrarsi su questa. Certo, il piede in Cina, come si dice, è un importante investimento per il futuro. Esserci prima sarà meglio che arrivarci dopo. Eppure il segreto è andarci piano. La Cina non è l’eldorado da conquistare ed è consigliabile farsi bene prima i conti in tasca. Anche perché, non è detto che esserci sia necessario e conveniente per tutte le aziende e tutti i prodotti.

L’altro nodo spinoso è quello dei collaboratori. Ne servono di inseriti nel mercato e nel paese, ne servono anche di locali. Ma la guerra, su questo fronte, è senza quartiere ed è difficile trovare persone di fiducia che tali restino pur con legami davvero flebili e differenze culturali abissali. Inutile illudersi sui collegamenti a distanza. Ci sono cose che richiedono la prossimità e una di queste è di sicuro la fiducia, anche se può sembrare paradossale. “Dei cinesi non sai mai se puoi fidarti”, sussurrano in molti. Certo, si vive anche di stereotipi ma questa frase ‘un po’ così’ racchiude tante verità, per due mondi così incredibilmente lontani, due culture diversissime e un Paese che di democratico non ha niente. E nel quale il controllo raggiunge livelli che superano la fantasia di tanti romanzi. Ci sono aziende che senza la Cina possono ben stare, oggi e domani. Inutile correre, quella cinese è una lunghissima maratona nella quale le forze vanno centellinate e, nel dubbio, è sempre meglio fare un passo indietro.