Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, ha sollevato l’allarme riguardo all’export di Parmigiano Reggiano e Grana Padano in Giappone, mettendo in luce potenziali rischi a partire dal 2026. In un’intervista al Sole 24 Ore, Zanetti ha evidenziato che senza interventi appropriati, le esportazioni delle due Denominazioni di Origine Protetta (Dop) verso Tokyo potrebbero incontrare difficoltà.

Attualmente, in deroga a quanto previsto dai disciplinari di produzione, infatti, è consentito esportare forme intere di Grana Padano e Parmigiano Reggiano in Giappone fino al 1° febbraio 2026. Questa deroga è motivata dalla durata del trasporto via nave, che richiede mediamente 30 giorni, e dalla richiesta di formati più piccoli rispetto agli standard italiani. Paolo Zanetti ha sottolineato anche che le difficoltà degli ultimi tre anni, dalle complicazioni legate alla pandemia alle tensioni geopolitiche, hanno spesso rallentato l’implementazione dei nuovi impianti. Il presidente ha spiegato al quotidiano che, a causa di questi ritardi, è necessario più tempo e senza una proroga relativa all’export di forme intere, c’è il rischio concreto di perdere decenni di investimenti nel mercato giapponese. Fino ad ora, Bruxelles non ha fornito risposte chiare sulla possibilità di estendere la deroga.

Il presidente di Assolatte, oltre a preoccuparsi per il mercato giapponese, esprime inoltre una generale apprensione sul fronte dei mercati esteri, temendo una possibile ripresa di dazi sui formaggi europei nel caso di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Una situazione che potrebbe mettere a dura prova gli sforzi e gli investimenti nel settore lattiero-caseario italiano su scala internazionale. La vigilanza sulle prospettive di export rimane quindi elevata, mentre gli attori del settore attendono risposte e azioni concrete dalle autorità competenti.